
Sono una mamma, ma sono anche una figlia femmina e quindi ho la percezione vissuta del legame speciale che si crea tra una figlia e il suo babbo.
Freud ha fatto di questo legame uno dei capisaldi della sua teoria, ma non importa essere luminari, per capire che il rapporto che si crea con il babbo è qualcosa di davvero unico.
E io oggi da mamma, osservo stupita queste continue interazioni, avvolte restandone fuori e fermandomi a guardare quasi con il timore di interferire, cercando di coglierne le sfumanture e di intuirne l'ingrediente segreto.
Il babbo si muove nei gesti della cura, ormai disinvolto, con sicurezza, i movimenti sono dolci, ma decisi, non fa le vocine, non mordicchia i piedini, la fissa negli occhi, la scuote di coccole, mi verrebbe da dirgli "Fai piano!" ma la guardo in viso e lei...ride...
Diverso il modo di giocare: il babbo è molto "fisico" la tira su, la tira giù, la fa volare, la fa rotolare, mi trattengo dal dirgli "Pianoooo la rompi!!" La guardo in viso e lei...ride...
Giochiamo al cucù: mi perdo in mille mosse con voce dolce tra Cu cù e bu bu settete, ricambiati da grandi sorrisi... Arriva il babbo, si nasconde e salta fuori con un improvviso e fragoroso BUUUU! Vorrei urlare " La spaventi!!!" ma la guardo e lei dopo un attimo di esitazione e sconcerto scoppia in una risata fragorosa...
E' il momento della nanna...la cullo e canto una serie di ninne infinite... non ho più voce... e lei ha gli oggi splalancati e sgambetta... stavolta guarda me... e ride...
Sfinita chiedo soccorso al babbo che la prende, la tiene in braccio con fermezza bloccandogli le gambine, vorrei dirgli "Non così..." ma lei si rilassa e piano piano si addormenta...
Morale della favola: siamo sicuramente molto diversi, "maschio e femmina li creò..." non sarà stato un caso, ma mai come stavolta diversità e sinonimo di ricchezza.
La baby potrà trovare mani dolci e mani sicure, giochi delicati e giochi energici, coccole e risate e forse si rivolgerà alla mamma o al babbo a seconda dei suoi bisogni...

Questo post è frutto di una lunga riflessione perchè non è stato così scontato capire e accettare che non c'è un modo migliore di un altro, ma che c'è semplicemente un modo diverso da un altro...
La mia conclusione è che questa è probabilmente la forza dell'essere insieme, in due, a fare i genitori.