
Una casa accogliente con camino,
2 famiglie,
1 neo-mamma che allatta,
1 mammolina golosa e pasticciona,
2 babbi lavoratori,
2 pupette: Birby 10 mesi e Titti 3 mesi e mezzo.
Brrr che freddo...era dal 1985 che non cadeva tanta neve così in Mugello! Ok lo ammetto nel post Strano Dicembre ho dato una GUFATA storica!
Sabato mattina una strana luce filtrava dall'avvolgibile ed ho pensato "stai a vedere che c'è una sorpresa!"
Scadenza mezzanotte 24 dicembre!
Oltre alla copia del Piccolo Principe per il fortunato vincitore c'è una piccola SORPRESA nata dalla mia creatività natalizia..
Poi i ritmi lentamente si sono ricostituiti, ma i 30 minuti di sonno supplementare restano ad oggi un sogno nel cassetto e un obbiettivo su cui lavorare ronf...ronf... scusate mi sono appisolata!
Ed ecco che vi presento la seconda puntata ( la prima è quì) del Problem solving mamming direttamente dalla seconda lezione del corso che sto seguendo al lavoro.
Enigma da risolvere:
Allora vediamo se ho capito bene, analizzo queste azione usando i paramentri dello SFORZO e dell' IMPATTO.
Ad esempio una soluzione con alto impatto, ma che richiede un alto sforzo sarebbe prendere un elicottero per andare al lavoro! Poco praticabile direi.
Mentre un' azione con basso impatto e basso sforzo sarebbe truccarmi in treno visto che risparmierei solo 5 minuti.
Soffermandomi su questa analisi salta all'occhio che con una diversa organizzazione, ad esempio preparando i vestiti e la borsa di Birbina la sera, scegliendo la sera i miei vestiti, e facendo il thè prima di andare a letto (cosa banale, ma che vi giuro non mi era mai venuta in mente) posso risparmiare ben 40 minuti! Incredibile!
Sono tutte azioni che hanno un impatto rilevante come tempo (almeno 10 minuti impiegati) e che posso modificare con poco sforzo.
Ci ho provato...e funziona!
Non sapete (o forse sì) la soddifazione del puntare la sveglia alle 6,15, il gusto e il sapore di quei trenta minuti di sonno guadagnati.
Avvolte basta davvero poco, solo soffermarsi con un foglio ed una penna e cercare di guardare il quotidiano, che spesso ci scorre in maniera automatica tra le mani, da una posizione diversa.
Aria tersa e cristallina
Cielo azzurro profondo
Alberi nudi
Il nostro castello illuminato dal sole
Questo è Dicembre quest'anno...
Sorrisi e sciarpa
Carezze di tiepido sole
che bella l'aria d'inverno col sole,
che bel regalo queste giornate,
il Natale di avvicina, forse tra qualche giorno farà capolino la neve e arriverà Natale
...io per ora CANTO!
Ho trovato questo gioco in entrambe le case dei nonni di Birby (una bottiglia di plastica con dentro un po' di riso o della pasta), l'idea in tutti e due i casi è stata delle nonne. A quanto raccontano anche io e Karateka da piccoli ci divertivamo molto con questo gioco. Così ho pensato di raccontarvelo con un piccolo tutorial e di renderlo più allegro colorando il riso da mettere dentro.
STEP 1
Spezzettare la carta velina colorata scelta e mettere ogni colore in un diverso contenitore. Aggiungere il riso bianco e acqua fino a coprire completamente il riso e la carta. Lasciare macerare il composto per una notte.
Il colore della carta velina si trasferirà e verrà assorbito dal riso in maniera uniforme, brillante e duratura (con questo metodo si realizza anche il riso colorato da lanciare agli sposi all'uscita della chiesa)
STEP 2
STEP3
Quando il riso è perfettamente asciutto inserirlo nella bottiglia in una quantità che non ne superi 1/3 della capienza (altrimenti non suona!). Come già scritta la bottiglia può essere arricchita da altri piccoli oggetti colorati, io ad esempio ho aggiunto delle piccole conchiglie.
STEP 4
Avvolte davvero basta poco. ENJOY
P.S.Questo tutorial ha lo scopo solo di raccontare una semplice idea di una mamma ideosa e non ha la pretesa di insergnare proprio niente!
Questo post partecipa al blogstorming
Vi segnalo una iniziativa carina " Dammi solo un quarto d’ora: concorso a premi di genitoricrescono" a cui non ho resistito a partecipare.