18 dicembre 2012

Fratellitudine


Quelli ritratti in questa foto sono proprio loro: Acciuga e Birbina. Fratelli.

Lui sorride a tutti, ma quando i suoi occhietti incrociano quelli di lei si illumina di una luce particolare.
Lei lo abbraccia che quasi lo soffoca e nel suo sguardo si alternano tenerezza e qualche volta fastidio di quella che  un fratello non l'aveva proprio chiesto.
 
Lei lo ha osservato per mesi, così pacifico nella culla che dormiva...nel suo sguardo lo stupore e la meraviglia per quell'esserino che dopo tanto parlarne, si era materializzato.
 
Lo ha presentato orgogliosa al mondo, lo ha annusato, studiato, accarezzato.
Piano piano gli ha fatto posto nella sua vita e nel suo cuore.
 
Non è facile essere primogenita: trovarsi a condividere il tempo della mamma, vedere i tuoi giochi in mano ad un altro, beccarsi il vaccino dell'influenza solo per proteggere il fratellino troppo piccolo (sob!), e sopratutto imparare ad aspettare...
Perchè prima chiamavi e subito qualcuno correva e ora invece, spesso devi attendere un attimo: perchè Acciuga deve poppare, perchè si deve addormentare, perchè la mamma sta preparando la pappa...
e tu piccola donnina con gli occhi vispi, senza troppe rimostranze ti sei attrezzata di pazienza e con qualche capriccio ti sei adattata.
 
Non è facile però neppure essere il secondogenito: è vero la  mamma è più serena, più esperta nelle "manovre", ma il paragone è sempre pronto, ci si aspetta che tu ripeta il meglio della primogenita.
E invece è tutta un'altra storia, tutto un altro percorso, niente di ciò che ha funzionato con lei funziona con te...sei diverso e questo è tutto.
 
Poi ci siete VOI DUE.
FRATELLI.
Tu che vuoi il pigiama uguale al suo, per sentirti più simile. Lui che si allunga per afferrarti i riccioli. Tu che strilli per fargli paura e lui che risponde ridendo a crepapelle. Tu che gli dici minacciosa "Zucca pelata quando cresci ti do tante botte in testa" e lui che per tutta risposta si ciuccia i piedi della tua barbie.

Poi ci siete VOI DUE.
FRATELLI.
Al calduccio, una domenica mattina sotto il piumone nel lettone. Occhi negli occhi ridete tra voi, stretti stretti, le mani intrecciate.
E la mia certezza che in due la vita è un'avventura più speciale.

5 commenti:

  1. Capito qui un po' per caso ma, dopo aver letto questo post, non posso non lasciare una traccia del mio passaggio. E' un post bellissimo, delicato e pieno d'amore che mi ha colpito e commosso. Sono pienamente d'accordo con la frase di chiusura: sono ultima di quattro fratelli e non potrei immaginare la mia vita da figlia unica.
    Un abbraccio a te e ai tuoi cuccioli :)

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  2. mi hai fatto piangere, bacione e auguri

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GRAZIE per aver lasciato la tua traccia.
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