31 gennaio 2011

FATE I BRAVI (zero-tre anni)


Leggere Lucia Rizzi (la famosa tata Lucia di SOS TATA) è un po' come vederla in tv. Linguaggio semplice condito di buonsenso. Strategie chiare, applicabili nel quotidiano e quella sicurezza, data dall'esperienza, che la rende una voce autorevole.
"Fate i bravi!" (0-3 anni) è un agile manuale pratico pieno di consigli e spunti da utilizzare nel quotidiano che ti guida dalla gravidanza ai tre anni del bambino.
Mi hanno colpito molto le pagine dedicate alla "preparazione dei nido" prima dell'arrivo del piccolo e l'uso raccomandato dei Ciucci e della Nanna (leggi Doudou) come oggetti consolatori per il bambino.
Tata Lucia ha le idee molto chiare in merito al coosleping, allo svezzamento e al nido. Opinioni che non sempre ho condiviso ma che sono comunque un utile spunto per ripensare e riflettere.
Due aspetti del libro invece non mi sono proprio piaciuti: il continuo riferimento alle altre due pubblicazioni dell'autrice, un' invito per niente velato all'acquisto e alcuni termini che la tata utilizza come "Somministrare il latte" o "allevare i bambini".
Nel complesso comunque vale la pena di leggerlo.

30 gennaio 2011

MAMMAFFEBBRATA


Ho sempre pensato che l'essere mamma mi consentisse una certa immunità. Tutti i TG danno la notizia: sono i giorni del picco influenzale, ma io li ho snobbati, sogghignando per le raccomandazioni dei super professori interpellati: "con la febbre state a letto." Ma Va!.

E invece stavolta l'ho beccata. O meglio m'ha beccata, a tradimento e senza preavviso.

38,5°da stamani, anche se lo squadrone dei termomentri di famiglia non è proprio concorde e il super digital da fronte continua a ripetere 36,3°.

Ho spedito la Birby dai nonni con il suo zainetto a malincuore, ma con la febbre alta non sto in piedi e la soglia di tolleranza della PIMPAAPALLA era ai minimi storici.

Karateka mi gira alla larga manco fossi appestata. Non mi si fila proprio nessuno. Lontani i tempi in cui la mia mammina mi portava la spremuta e il the con le fette boscottate quando ero affebbrata.

Approfitto per rintanarmi al calduccio sotto al piumone. Dicono che siamo nei giorni della Merla, diciamo giorni della Merla vai, siamo eleganti fino in fondo.

26 gennaio 2011

L'età è soggettiva

La percezione dell'età anagrafica è molto soggettiva.

Ricordo che da piccola vedevo i diciottenni degli adulti attempati e ricordo anche di essermi più volte chiesta candidamente durante la messa della Domenica perchè raccontavano che Gesù crocifisso fosse giovane. In fondo 33 anni erano una bell'età, mi sembrava piuttosto vecchiarello.

Il mio nonno se ne andò a 74 anni e alla scuola elementare le mamme dei mie compagni mi chiedevano in quei tristi giorni di cosa soffrisse, io rispondevo " Mal di vecchiaia..." mi sembrava logico.

Ora che 30 anni gli ho addosso io e mio marito ha più anni di Gesù posso dire che la mia percezione dell'età è molto cambiata. Siamo ancora GGiovani! Questo è certo.

Gli anziani veri ora per me sono gli ottantenni.

Avete presente?

Quelli che la dentiera e la pace dei sensi.

Quelli che fanno i nonni e vanno a letto alle 20.30.

Quelli che bevono un brodino e mangiano una mela perchè non digeriscono.

Quelli che stanno di fronte alla TV a tutto volume.

Quelli dalla vescica debole e dai riposini diurni.

Quelli col volto segnato dalle rughe.

Avete presente l'ottantenne tipo?
Più o meno.
;)

19 gennaio 2011

La RUBA-Lavoro


Ieri mattina c'era il sole.
Avrei voluto essere a spasso con la Birby, magari al parco.
Invece mi trovavo al lavoro, come molti di voi, a 50 km da casa (spero come pochi di voi).

Ero in giro per dei sopralluoghi e assaporavo un po' di sole attendendo l'autobus.
Si avvicina una signora ottantenne che attacca bottone parlando del più e del meno.
Io rispondo cortese, quello scambio di battute in fondo mi fa piacere.
Anche lei è una mamma.
E' stata a stirare a casa della figlia che lavora.
"Che fortuna quella figlia" penso.
Mi racconta che per pranzo farà la pappa al pomodoro e mi snocciola la ricetta per filo e per segno, io cerco di memorizzare.
"Forse si è accorta che sono una frana in cucina!" mi dico.
Mi racconta che la vita per i suoi figli è dura, hanno i nipoti da crescere e devono lavorare tutti e molto per arrivare a fine mese.
Le confido che anche io ho una figlia piccola.
Sorride affabile.
"Certi incontri riempiono il cuore" dico tra me.
Le dico "Sa anche per me è abbastanza duro, prendo 4 treni al giorno, vengo fin qua dal Mugello!La mattina mi alzo alle 6."
.
"Dal Mugello?" chiede lei e il suo tono si è immediatamente gelato.
.
Poi irritata esclama:"Non è giusto che anche nella città di XXX diano il lavoro a gente che viene da fuori, anche lei signorina è una di quelle che RUBA i posti di lavoro ai miei concittadini. Buona Giornata" E se ne va.
.
Lasciandomi gelata.
Mai avevo considerato la questione pendolarismo da questo punto di vista.
Mai dare confidenza agli sconosciuti soprattutto se sono vecchietti e della città XXX nella quale rubo posti di lavoro.

15 gennaio 2011

Un NONNO per TATA

Ha 64 anni e un nome di battesimo particolarissimo che non sopporta proprio.
Ha le mani grandi e callose forgiate dalla zappa e dai 30 anni in fabbrica.

Ha il viso abbronzato di chi ama stare all'aperto e il petto bianco di chi la tintarella la prende distrattamente.

Ha un senso estetico spiccato, ama le rose in particolare, che non mancano mai nel vaso sopra al camino.

Da 30 anni porta ogni mattina il caffè a letto a sua moglie.

Sa cucinare un sughetto al tonno un po' unto, ma da leccarsi i baffi.

Ha il senso dell'ospitalità di chi è abituato a condividere da sempre (sarà per i suoi 6 fratelli?)

Conosce solo due fiabe che racconta sempre nello stesso modo, ma che fanno incantare qualunque bambino si sieda sulle sue ginocchia.

Ha cresciuto 2 figlie (quasi gemelle) insieme a sua moglie e senza l'aiuto dei nonni.

Non parla mai di soldi, spesso di animali, di piante, di persone.

Sa costruire giocattoli con poco: corone con le foglie, anelli di margherite, recinti di bastoncini.

Come padre aveva un'autorevolezza d'acciao: non ha mai alzato un dito, bastava uno sguardo.

Come nonno lo trovi spesso a gattoni sotto la tavola, a costruire case con coperte e sedie, intento a magiare minestre di fantasia.

Poche pennellate per raccontarvi del mio babbo.
Del nonno di Birby.
Dell'uomo che si prende cura di mia figlia ogni giorno mentre sono al lavoro da quando la piccola aveva 4 mesi.

Può sembrare strano, qualcuno mi dice " La lasci a tuo padre? Ma che sa fare proprio tutto?
Ma che è come una donna?"

Quest'ultima affermazione proprio non la sopporto. Come se occuparsi della nipote a tempo pieno togliesse di virilità.
Nonno tato la accudisce come un nonno, con il suo stile, la sua fantasia, fa quello che fanno ( o dovrebbero a mio avviso fare) i babbi di oggi, certo per la sua generazione è un caso un po' anomalo.

Regala a Birby conoscenze e esperienze splendide: esce anche se piove, le fa rincorrere le galline, le racconta storie popolate di volpi e boschi, le insegna a osservare gli alberi e meravigliarsi dei suoi frutti. Ha tempo disponibile per giocare, costruire, inventare esplorare.

Birby lo adora e io gli sono grata e mi fa impazzire quando gli chiedono che fa di bello in pensione e risponde " Di mestiere ora faccio il nonno tato, per hobby ancora lo SCULTORE DEL GLOBO"


Questo post partecipa al
blogstorming

12 gennaio 2011

di termometri IN-AFFIDABILI

C'era una volta il vecchio e affidabile termometro a mercurio.
Unico, inimitabile, fragile e scomodo è vero, ma affidabile.

Ricordo che da bambina la mamma mi misurava la febbre alla gambina, poi sono cresciuta e il termometro è passato sotto l'ascella ( a mia cugina andava peggio-temperatura rettale!)

Ci voleva un po' per aspettare il verdetto che decretava se eri ufficialmente malato e si doveva guardare l'orologio per decidere se era l'ora di sbirciare la linetta blu. Poi che colpi si dovevano dare per far scendere di nuovo la linetta, c'era una vera tecnica per fare questa manovra e spesso guardavo ammirata la mamma.

Che figata poi quella volta che il termometro si è rotto, con tutte quelle palline di mercurio che viaggiavamìno impazzite sul pavimento.

Poi è arrivata la tecnologia, il termometro a mercurio è andato in pensione, sostituito da un esercito di nuovi modelli di termometri.

Io al momento ne ho in dotazione 4 modelli che uso CONTEMPORANEAMENTE, sì perchè sulla semplicità del loro utilizzo, niente da dire, ma sulla loro affidabilità potrei scrive un poema.


2 dei termometri del mio arsenale sono i semplici e economici digitali. Metti il termometro sotto l'ascella o all'inguine del bambino e dopo pochi secondi un bip di avvisa che la misurazione è conclusa. Il fatto è che se misuri 3 volte la temperatura con lo stesso termometro in sequenza puoi ottenere 3 risultati sensibilmente diversi ( tipo 37,2°-37,4°-37,00°) vabbè dettagli, direte voi.

Per una misurazione più semplice e precisa, sopratutto quando Birby dormiglia e conquistata dalla semplicità e rapidità dell'utilizzo, ho comprato il super tecnologico termometro che con un breve contatto sulla fronte il 3 secondi legge la temperatura e la riferisce in 5 lingue. Alla modica cifra di 49 euro, ma questo è un dettaglio.

Ora questo simpatico aggeggio, su cui si possono leggere anche ora e temperatura ambientale, mentre mia figlia palesemente bruciava come un termosifone, era sudata mizza e vaneggiava, ha avuto il coraggio di riferire che la sua temperatuta corporea era di 36,3°- 36,6°.

Cioè non si è neppure messo d'accordo con se stesso, che coraggio!

Gli altri 3 termomentri con qualche oscillazione erano concordi che Birby aveva una febbre di 38,6°-38,8° e lui continuava in italiano, in inglese e in spagnolo a riferire che la termperatura corporea era di 36,3°. Davvero affidabile direi.

L'ultimo modello che ho è la copia esatta del vecchio termomentro a mercurio, fragile, scomodo, cambia solo il componente interno. Per misurare la febbre, come nell'antichità bisogna spogliare un po' il bambino, serve del tempo e della pazienza per tenerlo fermo, ma per lo meno il risultato è se non affidabile al 100% almeno è credibile.

Se poi avete suggerimenti di modelli, sono tutta orecchie, termometro più termomentro meno...

Intanto sto studiando il metodo delle pulsazioni...forse più affidabile di tante costose diavolerie.

09 gennaio 2011

38.7° la prima febbre non si scorda mai

22 mesi e solo un raffreddore all'attivo.
22 mesi e degli anticorpi lunghi e cicciosi.
22 mesi, allattata artificialmente eppure... contro ogni pronostico, mai una linea di febbre.
.
FATTORE C non c'è che dire.
.
FINO AL 6 GENNAIO. Si sa prima o poi capita.
N.B. Si ringrazia sentitamente la signora Befana per il gradito regalo.
.
E come ogni prima volta anche questa prima esperienza con la piccola febbricitante rimarrà stampata nella mia mente.
Birby bollente come una stufa, Birby moscia come il suo Cencino, Birby che non mangia nulla, neppure le sue gelatine di frutta preferite, Birby che vuole solo starsene abbracciata alla sua mamma giorno e notte.
.
Non mi dilungo nel raccontarvi la febbrata nel dettaglio perchè suppongo sia un repertorio comune al bagaglio mammesco mondiale sopratutto nella TACHIPIRINA Season.
Non vi racconto la corsa dalla pediatra, la lotta per farle ingurgitare l'antipiretico, i mille risvegli notturni per sentire se la febbre è scesa.
.
Voglio raccontarvi però cos'è stato averla in braccio per tre giorni ( e non è una metafora). La mia piccina non mi si staccava più ed ha voluto dormire sul mio petto anche di notte.
E' stato così strano questo contatto così prolungato nel periodo in cui conquisti la tua autonomia. Le coccole non mancano mai, ma sono sempre più spesso relegate al momento prima della nanna o al risveglio, durante il giorno qualche abbraccio fugace per poi scappare a giocare.
E invece ora mi abbracci stretta e ti abbandoni su di me, e dormi sonno profondo. Ti scruto e studio ogni tuo centimetro, mi si riempie il cuore di orgoglio nell'osservarti.
D'un tratto ti rivedo piccina tesoro mio, sembri così indifesa.
Assaporo il tuo calore, ti cullo perchè questo momento possa passare in fretta, ti stringo perchè tu possa sentirti al sicuro e tu, tutta sudata per la febbre ti INCOLLI a me.
E a questa febbre si mescola il mio pensiero.
.
E in questo momento in questo turbine di calore e stanchezza che mi sembra di averti di nuovo dentro la pancia, così stretta da essere di nuovo una parte di ME.

02 gennaio 2011

Minuzze di desideri 2011

Nel cassetto del mio comodino, c'è un gran casino (e così vi ho regalato pure la rima)
Arruffate, mescolate cose importanti e futili, oggetti di valore e scontrini, aggeggi e ricordi di attimi si intrecciano nel mio impenetrabile disordine.

Nel cassetto dei miei desideri le cose funzionano nella stessa maniera:

desideri grandi, importanti, profondi sui quali si radica la mia vita intera si intrecciano e si arruffano con piccoli sogni, mini ambizioni che regalano minuzze di felicità.

A questi piccoli desideri e propositi vorrei dedicare il mio post, visto che inizia ora l'anno nuovo.
A quelle mini aspirazioni che spesso fanno la differenza tra un mattino dolce o amaro. A quei pensieri che ci regalano il sorriso di un attimo al solo richiamarli alla mente, tanto avvolte sono assurdi.

Ed eccole qua le mie minuzze di VORREI in elenco rigorosamente disordinato:

nel mio 2011 VORREI...
  • incontrare di nuovo i miei addominali,

  • riuscire ad avere mantenere le unghie smaltate almeno 3 giorni,

  • che la cacca di Birby profumasse di cannella,

  • un aperitivo con le amiche,

  • un fidanzato per la mia collega LaVecchiaAcidaZittella (forse si addolcirebbe un po')

  • imparare a fare una cucitura dritta con la macchina da cucire

  • che i treni fossero in orario

  • le scarpe con le rotine (per raggiungere i treni che non sono mai in orario)

  • una fuga d'amore con karateka

  • un pomeriggio sul divano a leggere un libro con un barattolo di nutella vicino

  • che la stessa Nutella avesse effetti dimagranti

  • esser svegliata con un bacio anche alle 6 del mattino

  • un basco rosso per affrontare l'inverno freddo

  • inventare un pennarello che si autodistrugge al solo contatto con la parete ( per la felicità della writers Birbi)

  • fare le capriole nella neve

TO BE CONTINUED


E voi ne avete di minuzze da condividere??

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails