31 agosto 2010

8 mosse per affrontare il prelievo del sangue del bambino

Scrivo questo post perchè è quello che avrei voluto leggere, quando in preda a crisi di ansia da ago, cercavo in rete informazioni sui prelievi ai bambini.
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Premetto che la mia mente non contemplerebbe la presenza di bambini in ospedale, non perchè gli ospedali pediatrici non debbano esistere (non sia mai!) ma perchè i bambini non si dovrebbero mai ammalare!
Qualche volta, può capitare, ed è capitato anche a noi, di dover fare degli accertamenti al vostro bambino, tra i quali un prelievo del sangue.
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Ho il terrore degli aghi, e questo non aiuta, ma vi giuro che prima che spunzecchiare le morbide braccina della Birby avrei più volentieri fatto 1000 prelievi io. Cuore di mamma.
In realtà per Birby l'esperienza non solo non è stata traumatica, me sembra non essersi proprio accorta di niente. Il prelievo è passato del tutto inosservato e non ha lasciato nessun ricordo, tranne le bolle di sapone!

Qualche idea, chissà che a qualche mamma non possa essere utile.

RESPIRA, MAMMA: se la paura degli aghi, cara mamma, fa compagnia anche a te da tempi remoti, RESPIRA. Il tuo ruolo in questo caso è quello di tranquillizzare il tuo piccolo, parole di conforto associate a un volto tirato e a una voce da semiapnea, non sono molto convincenti.

COMPLICITA': il personale infermieristico è molto sensibile (di solito) alle esigenze dei più piccoli, cerca la loro complicità perchè si avvicinino al piccino in maniera giocosa e sorridente.

IN COMPAGNIA: Se la comprensibile ansia ti attanaglia la gola, accompagna il bimbo insieme a qualcuno che abbia un approccio più sereno e che possa tenere il tuo piccino in braccio durante il prelievo.

SOLO UNA FARFALLINA: In fondo in fondo è solo un buchino. Di questo devi essere convinta tu, anche perchè è la realtà, e poi con i metodi usati oggi il disagio della pratica è ridotto davvero al minimo.

CIUCCIO: Un oggetto amico, un bel biberon pieno d'acqua o l'amato ciuccio possono essere una consolazione immediata insieme a un bell'abbraccio.

POMATINA ANESTETICA: In alcuni presidi ( Ad esempio in quello di Borgo San Lorenzo) è possibile chiedere che venga applicata al bambino una blanda pomatina anestetica per ridurre il disagi della punturina. Prendetevi un po' di tempo perchè per agire serve una mezz'ora. La Birby al momento del prelievo non si è neppure accorta di niente.

BOLLE DI SAPONE: Mentre spunzecchiavano Birby io facevo le bolle di sapone... per distrarre lei, o forse solo per sentirmi utile ed allentare la tensione. L'attrezzato ambulatorio le forniva, ma penso che nessun infermiere abbia niente in contrario se decidete di distogliere l'attenzione del piccolo dall'ago soffiando magiche bolle di sapone.

REFERTO: Vi consiglio di ritirare le risposte in un giorno in cui sia presente la vostra pediatra in ambulatorio. Non allarmatevi se nel referto trovate delle stelline di segnalazione, e non affannatevi in fuorvianti ricerche su internet...lasciate l'interpretazione al medico, e ricordate che i parametri pediatrici sono molto diversi da quelli degli adulti.

Altri suggerimenti?

27 agosto 2010

FASE DISCO INCANTATO

Non sono un'appassionata di musica.
Non ho neppure lo stereo in casa, ma in questo periodo sembra proprio che un disco sia rimasto incantato da qualche parte perchè sento nelle mie orecchie una continua e ripetitiva cantilena proveniente da un donnino alto così che forse lo stereo, compreso di disco incantato, se l'è proprio mangiato.

Inizia al mattino appena sveglia
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"La Pimpa? La Pimpa? La Pimpa? La Pimpa"
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"Amore la Pimpa dorme"
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"La Pimpa nanna..." ripete, e sembra quasi convinta.
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Ma dopo cinque minuti eccola di nuovo
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"La Pimpa? La Pimpa? La Pimpa? La Pimpa?"
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"Amore alle 6 del mattino cosa vuoi che faccia la Pimpa...dorme, dai dormi anche tu!"
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La tarantella si ripete, finchè sfinita non mi alzo e prendo il librino della Pimpa e lo porto alla piccola nel lettino.

A quel punto, PACE, direte voi...

è no cambia la musica...è la volta della bambola di pezza ribattezzata PIA (per fortuna non è una Bratz!)
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"La Pia? La Pia? La Pia? La Pia?"
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"Amore la Pia dorme..."
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"Pia nanna" sembra davvero convinta.
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Poi...riparte il disco.
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"La Pia? La Pia? La Pia?"
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Così alle 7 di domenica mattina, per evitare la cantilena che mi fa rabbrividire il cervello, sono già sul tappeto con BacoGigi, la Pia, la Pimpa e tutta l'allegra combriccola.

Il top è quando Birby apprende una parola nuova.

Prende in mano una mela e ripete "Mela".
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"Amore di mamma, hai detto mela? Che bello. Hey mondo ha detto MELA"

Ringazzurrita dai complimenti per la performance, decide di ripeterla per un numero indefinito di volte, cambiando pure intonazione.
La musica fa più o meno così "Mela? Mela! Mela...Melà!?" e qualunque cosa le chiedi, o qualunque azione le proponi nel tentativo di sabotare l'infinita ripetizione, lei risponde MELA per almeno un pomeriggio.

Ora, è scientificamente provato che la ripetizione aiuti a consolidare l'apprendimento...ma non stiamo un po' esagerando?

Quello che mi preoccupa è che Birby ha applicato questo snervante metodo per tutto il suo vocabolario che al momento non arriva a cinquanta parole...quante ancora ne deve imparare?

Spero che la fase del DISCO INCANTATO sia terminata almeno quando arriverà a SUPERCALIFRAGILISTICHESPIRALIDOSO.....
Questo post partecipa al blogstorming

13 agosto 2010

Pancia dopo il parto

Sbirciando per curiosità tra le statistiche di Mammoline ho scoperto che tra le parole chiave che portano molti visitatori al BLOG non c'è "mamma e bambino, oppure "giochi e creatività" come avrei pensato, ma " Pancia dopo il parto" anche se io su questo tema ho scritto in realtà solo questo post.

UN POST DAL GRANDE SUCCESSO a quanto pare.
Che questo tema interessi le future e neo mamme non mi stupisce, visto che, a distanza di molti mesi dalla nascita della Birby, ancora scruto la mia pancetta nella speranza che riasquisti le sue antiche sembianze.
E visto che, anche per me, lo "spettacolo" del mio ventre dopo parto ha abbastanza turbato...

Fisiologicamente il fenomeno è abbastanza comprensibile, ma ha risvolti psicologici strani:

Un giorno sei al nono mese, cammini con un'andatura da papera fiera per il peso di quel mega pancione che ti porti addosso, ti specchi e pensi " Mamma mia se continua così mi sa che scoppia!"
Se accarezzi il pancione lo senti liscio liscio e tirato come un palloncino.

I piedi non li vedi da mesi, ma in fondo ti piaci anche, perchè il quel mega nido-ambulante c'è la vita, che ha ballonzolato dentro di te per un bel po'.

Poi, più o meno di colpo, salta fuori il pulcino.
Il cuore si riempie, la vita e le giornate trovano un nuovo senso.
L'attenzione è tutta sul piccolo e sulle sue necessità finchè, arriva quella mattina che ti prendi un secondo per farti una doccia.

Ti accorgi che adesso i tuoi piedi li puoi vedere bene... e poi vedi lei e non è più la stessa...

PANCINA? Sei proprio TU? Che cavolo ti è successo?

Sembri un palloncino sgonfio...

Sei stata oggetto di occhiate amorose fino a poco tempo fà, oggetto di carezze, spalmate di olio di mandorle plurigiornaliere, adesso sei un budino, flaccidina e striminzita protuberanza, che tenerezza ne ispira davvero poca...anzi che a distanza di mesi mi fa pure una strana rabbia.

Che fare?
Passato il puerperio in molti consigliano leggeri esercizi ginnici localizzati. Io ho comprato pure il materassino, ma tempo e sopratutto voglia di mettermi a fare gli addominali, ZERO!

Con i mesi e con l'attività quotidiana (passeggiate spingendo il passeggino, pulizie casalinghe, corse dietro a Birby) la situazione, rassicuro le neo-mamme, è "rientrata" e il budino è diventato...panna cotta, per continuare il paragone culinario.
Diciamo la verità però, non sei più la stessa, pancina mia.

Ora chiedo consigli a quelle mamme dal ventre tartarugato con neonati in braccio avvistate con invidia sulla spiaggia, ma come cavolo fate?

Se avete da consigliare pratiche e sortilegi "rientra pancia" che non richiedano sforzi nè ginnastica nè miliardi di spesa, nè chirurgo plastico, sono qui, ad orecchie aperte...

05 agosto 2010

La mia piccola pulce. Storie di un'apprendista mamma


Capita a cena tra amiche che salta fuori questo libro... e che corra di mano in mano, e l'effetto che ha è quello di una Ola di risate che si estende lungo tutta la tavolata.
Scalpito impaziente di sfogliarlo...effettivamente fa morire dal ridere.
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I fumetti non sono proprio la mia passione, ma devo confessare che questo è davvero irresistibile.
Una serie di vignette che raccontano con toni semi-seri le mille verità dell'essere mamma alle prime armi.
Dalla gravidanza, al parto, ai vaccini, all'uso della fascia porta bebè, all'inserimento al nido ogni aspetto è condensato in un'immagine e guardandola, più che in mille parole, ho rivisto un po' di me e del MIO essere mamma, così ho riso a crepapelle di quella mamma bislacca che in fondo ( ma nemmeno poi così tanto in fondo) somiglia proprio a ME!
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Una lettura da 20 minuti che mette davvero di buon umore un possibile regalo per una neo mamma davvero carino.
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Se vi va, i riferimenti eccoli qua:

Natalie Jomard
La mia piccola pulce. Storie di un'apprendista mamma.
Sperling

BUON FERRAGOSTO amiche.

Macchina da cucire primi passi

Help!
Sono entrata in possesso da una settimana della mia prima macchina da cucire.
E' un regalo di mio marito, diciamo suggerito da me, in vista del nostro primo anniversario di matrimonio.
E adesso me ne sto qui, seduta davanti a te, sconosciuto oggetto del desiderio, con la stessa bramosia dei bambini di fronte ai giocattoli nuovi.

La voglia di possederti si è insinuata in me piano piano "per colpa" sopratutto di abili mani cucitrici di mamme blogger come Barbara, Linda, Michela, Claudia che seguo sempre e che mostrano creazioni splendide che mi hanno fatto venire l'acquolina creativa.
E poi i loro tutorial sembrano così semplici...

Così ho deciso, la voglio anche io.
L'inverno in casa è così lungo, le serate alla Tv sono così noiose, e poi potrei realizzarci accessori per la cucina, una borsina per Birby, un portapigiama, un portacellulare per mio marito, pensierini per le amiche, addobbi per l'albero di natale, vestitini di carnevale, sghiribizzi creativi...oppure potrei anche osare e imparare a fare gli orli dei pantaloni, come suggerisce la mia mamma.

In realtà per adesso consulto il libretto delle istruzioni, già stupita del fatto che i fili che cuciono sono due ( non ridete, io una macchina da cucire dal vivo non l'avevo mai vista).

E visto che per infilare la macchina da cucire ci ho messo due giorni, e ci sono riuscita solo seguendo minuziosamente questo tutorial, direi che è meglio che per adesso voli basso e che mi limiti ad imparare a fare la cucitura dritta...

Ma voi come avete fatto ad imparare???

Se avete qualche indicazione di siti con tutorial o idee creative da super super principianti, aspetto a gloria segnalazioni.

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