30 maggio 2012

PENSANDO A TE...all'alba delle 38 settimane


La terra che balla. La crisi economica. La sfiducia nel futuro. Le giornate di pioggia.
Strano momento per venire alla luce.
Forse posso capire se ancora preferisci restartene lì al calduccio e protetto nella mia pancia, col rassicurante battito del mio cuore a farti da colonna sonora.
Chissà cosa percepisci di questa strana realtà da lì dentro. Cerco di trasmetterti serenità con le mie carezze, cerco  di essere positiva, per te piccino mio.

Non temere, non aver paura di affacciarti al mondo.  

Non posso assicurarti che tutto sarà facile, che tutto sarà perfetto.

Stai certo però che qua fuori non sarai solo e che troverai il nostro sorriso ad accoglierti, le braccia forti del babbo a sorreggerti, un nido accogliente e una sorellina a farti compagnia nella strada della vita e una mamma che ti stringe stretto stretto qualunque cosa ci riservi il futuro.

Ho voglia di incontrarTi, di vedere la roulette della genetica che tratti ha scelto per il tuo visino.
Ho voglia di inebriarmi nel tuo odore di neonato, di accarezzarti e meravigliarmi nello scoprirti.

Aspetto che l'universo di blocchi di colpo di nuovo, quando i nostri sguardi si incroceranno per la prima volta e già assoporo la nostalgia dolce del non averti più dentro di me.

Ti aspettiamo piccino.

Sono/Siamo pronti - più o meno ;)
Ora tocca a TE...

17 maggio 2012

Primo incontro tra fratelli: in ospedale o a casa?

All'alba della 36° settimana di gravidanza, ormai ufficialmente più larga che lunga, passo le mie giornate a preparare il nido per il nuovo arrivo, a coccolare la mia Birbina e a pensare.

Chissà in quale momento Acciuga deciderà di "bussare" e intraprendere il suo viaggio verso il nostro incontro?
Chissà che visino avrà?
Chissà come andrà il parto?

Rispetto alla mia prima esperienza, c'è maggior consapevolezza, ma anche un pensiero in più: la mia piccola a casa.
Abbiamo preparato Birbina al fatto che quando Acciuga "busserà" la mamma dovrà andare all'ospedale per farlo nascere e lei starà con i nonni.
Ci ha aiutato molto in questo uno splendido libro illustrato dal titolo "Il pancione della mamma. Tu dentro e io davanti" che ha come protagonista una Sorella Grande che si confronta e dialoga con una pancia-mamma che cresce di pagina in pagina.
La sorellina che sorride preparandosi di fronte allo specchio e una pagina bianca rappresentano il momento in cui la mamma-pancia è in ospedale a partorire.
Poesia pura.

Uno dei dubbi maggiori rispetto al momento della nascita in questo momento è:
Quando organizzare il primo incontro tra i fratelli?
Meglio in ospedale o nell'intimità di casa?

L'ospedale dove partorirò ha un colorato e accogliente reparto maternità in cui i padri e i fratellini sono accolti in qualunque momento della giornata. Birbina potrebbe quindi conoscere il fratellino in quel contesto, anche fuori dall'orario di visita dei parenti.
Mi piace l'idea che il contesto ospedale, funzioni da filtro per questo nuovo arrivo.
Quello che temo è il momento del distacco post- visita. Il fatto che Birby possa piangere e non comprendere perchè deve tornare a casa e lasciare la sua mamme e il nuovo arrivato insieme in ospedale.
E' un periodo un po' particolare per lei, durante questi mesi in cui sono a casa dal lavoro si è molto attaccata a me e benchè non abbia difficoltà nel trascorrere il tempo senza la mia presenza, lo confermano i nonni e le insegnanti di asilo, il momento del distacco si è fatto faticoso.

L'altra ipotesi sarebbe quella di rimandare l'incontro di qualche ora e far conoscere i piccoli a casa.
Quello che non mi convince di questa possibilità è il fatto che nell'ambiente di Birby, lei possa trovare, di colpo, senza alcun filtro, nè mediazione, il fratellino.

Che fare allora?

Nella migliore delle ipotesi, se tutto in sala parto fila liscio, se il parto è regolare e il piccolo sta bene, è prassi dell'ospedale la dimissione dopo le 48 ore dal parto. Abbiamo pensato che la soluzione migliore per noi sarebbe quella di far incontrare la Birby e Acciuga in ospedale,  ma al momento delle dimissioni. Birby potrebbe venire a prendere la mamma e il fratellino in ospedale con il babbo per poi tornare tutti a casa insieme, evitando quindi il momento del distacco.
La aspetteremo con un regalino che il fratellino ha portato per lei.

Che ne pensate?

11 maggio 2012

MOMENTI MAGICI


Distesa vicino a te, nel tuo letto, ti osservo, la luce soffusa, mentre il tuo sguardo si fa fisso e lentamente abbandoni la realtà per il mondo dei sogni.

Chissà cosa pensi?
La mente piena di corse, giochi, risate, amici, capricci, sole o forse di principesse e castelli...
Sorrido perdendomi nei tuoi lineamenti minuti sommersi da quella ribelle cascata di riccioli.
Ancora oggi mi stupisco di quale miracolo sia la vita, di quale straordinaria combinazione genetica abbia dato origine a te, e di quale fortuna sia essere la TUA mamma.

Le tue manine percorrono le linee del mio volto, sembri quasi disegnarmi, forse vuoi portarmi con te anche nei sogni?
Ispiro il tuo profumo, mi perdo in questo momento solo nostro che sembra senza tempo.

Buona notte piccina mia.

Una sera.
Un divano arancio e una famiglia.
Te ne stai distesa, le gambe sul babbo, l'orecchio appoggiato sulla pancia della mamma.
Un sussulto ti riscuote.
Alzi la testa.
Gli occhi che brillano.
L'hai sentito, è il fratellino nel pancione.
Sorridi, lo sguardo si fa complice.
Non dici niente ma mi alzi la maglia.

Osservi il pancione.
Chissà cosa pensi?
Come e se immagini questo fratellino.
Schiocchi un bacino forte e energico.
Poi avvicini la bocca all'ombelico e esclami

"Ciao. Quando esci c'è un posticino anche per te sul divano".

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