30 ottobre 2009

Un tuffo nell'altra ME


La sveglia è suonata alle 6.45, tacchi indosso sono partita con tanto di foto della Birbina in borsa alla volta della città con un po' di emozione.

Oggi sono in ferie, ma sono di nuovo in treno e mi sono pure imbellettata perchè mi aspetta uno strano appuntamento: vado ad ri-incontrare l'altra ME.

No, non sono impazzita e non sono affetta da personalità multipla, almeno spero!

Mi spiego meglio: oggi ho un incontro con delle colleghe provenienti da tutta Italia con cui nel 2005 ho condiviso una splendida avventura. Un master.

Prima che tutto accadesse: prima del marito karateka, del lavoro lontano, dell'arrivo della Birbina e della nascita della nuova me: Mammolina! E' strano pensare che sono accadute più cose nella mia vita nell'ultimo anno e mezzo che nei dieci anni precedenti!

L'incontro è stata un' esperienza incredibile, come fare un tuffo nel passato, e con tenerezza ho rivisto la Me di un tempo: entusiasta studentessa, tutta focalizzata sul lavoro, con tante ambizioni ed idee imprenditoriali, con tanta voglia di conoscere e sapere e con la pretesa di salvare il mondo.

Importante è stato constatare che la vita ha sconvolto altri equilibri e tanti bimbi sono nati...portando gioia e revisione ai progetti in ponte alle loro mamme.

Così quel gruppo di professioniste ha cominciato di colpo a parlare di cacche e pappe e dalle agende e sui desktop dei portatili sono spuntate le foto dei piccoli e i racconti di quanto è bello, ma difficile conciliare lavoro, passione e figli. L'empatia era palpabile.

In quell'allegro scambio, nella sala di conferenza è comparsa Mammolina ad integrare la vecchia ME. Vi giuro la sensazione è stata bellissima e sono tornata a casa più ricca e felice e quando ho baciato Birbina mi sono sentita davvero fortunata!

Questo post è un po' ingarbugliato, ma chi vorrà potrà leggere tra le righe attraverso la proprio esperienza il significato che più gli si addice...

29 ottobre 2009

Sommersa da Pannolini


Da quando è arrivata Birbina una voce non trascurabile del nostro budget familiare è impegnata dai PANNOLINI.

Ne abbiamo provati di diversi tipi alla ricerca di quelli che avessero il miglior rapporto qualità prezzo. O meglio il miglior rapporto "meno sedere rosso"/prezzo.
Allora, abbiamo cominciato con i pannolini Micro (la Birby è nata piccoletta) per poi passare ai Pampers Progressi, alternando con qualche Coop e qualche Huggies, poi abbiamo provato i Sole&Luna, infine siamo tornati ai Pampers.
Quello che è impressionante è il consumo industriale di pannolini di un lattante, penso che se avessimo conservato tutti i pannolini usati dalla nascita saremmo a questo punto sommersi... di pannolini sporchi e di puzzo!

Destreggiandomi tra le varie offerte riesco a risparmiare un po' anche se questo comporta che quando c'è una mega offerta mi trovo lo stesso sommersa da pacchi di pannolini, per fortuna puliti però!
Ho pensato anche all'utilizzo dei pannolini lavabili, più economici e più ecologici, ma ho desistito rapidamente perchè quando si tratta di fare il bucato, e avrei dovuto lavare abbastanza, mi viene l'orticaria al solo pensiero.
Se qualcuno volesse misurarsi con questa realtà vi lascio 2 interessanti indirizzi (aspetto un resoconto dettagliato sulla vostra esperienza):

Per chi volesse provare l'esperienza di crescere i piccoli senza pannolino sappia che è possibile, qualche indicazione la può trovare al link sotto:

A voi che invece, come me, avete scelto di continuare con i costosi e inquinanti, ma comodissimi usa e getta, chiedo: con quali vi siete trovati meglio?

Io ormai sono fidelizzata ai Pampers Progressi e a proposito:
lo sapete che Pampers fa una raccolta punti annuale, che non so per quale motivo non pubblicizza... si può richiedere la scheda raccolta punti e il catalogo dei premi (tutti giocattoli) per telefono allo 011.24162, e da quando arriva c'è un anno di tempo per raccogliere i punti.
A me la scheda è arrivata ieri...
Magra consolazione, ma meglio di niente!

28 ottobre 2009

NANNA: Il Nido insegna


Siete mai entrati in un asilo nido finiti gli inserimenti (da novembre in poi) verso le 14 del pomeriggio?

Ecco l'esperienza è sorprendente...

Vi troverete immersi in un silenzio quasi irreale.
Se vi è concesso di sbirciare nella stanza in penombra vedrete una fila di brandine, o lettini, o materassini, con tante testoline che spuntano dalle coperte...

Vi sembrerà così strano che vi chiederete: ma chi sono i Sette nani?

No sono tanti bambini che dormono...avete capito bene, e dormono tutti contemporaneamente!

Ma come io a casa faccio le zuffe per farla dormire, ed è una sola, e un giorno si addormenta all'una, un giorno alle due, un giorno non dorme per niente e rotola per ore cantando nel suo lettino...e qui riescono a far addormentare i piccoli tutti alla stessa ora e soprattutto tutti i giorni, Ma come fanno?
LA RIFLESSIONE E' D'OBBLIGO

Qual'è il segreto? Magiche educatrici svelateci il trucco.
Che cosa accade, il sonno si diffonde tipo contagio?

23 ottobre 2009

IL TRIP DEL GIORNO: MEI TAI (porta baby)


Sai quando entri nel Trip che una cosa ti serve perchè non puoi farne a meno...
L'hai vista, non ne hai mai sentito parlare, ma appena la scopri ti sembra la soluzione per tutto.

Alla fermata del treno c'era vicino a me una signora con una bimba di 2 anni circa, la bimba sembrava stanca e si lamentava con la mamma perchè voleva esser presa in braccio... la mamma tira fuori dalla borsa uno strano accessorio, lo srotola se lo lega in vita e in un attimo la vedo con la figlia sulla schiena tipo zaino.

Sono rimasta davvero stupita...

e così in treno ho cominciato a fantasticare: "potrei metterci la Birbina mentre passo l'aspirapolvere, e poi chissà che comodità per passeggiare sulla spiaggia"

Così quell'oggetto sconosciuto era d'un tratto diventato indispensabile... e visto che sono curiosa come una scimmia (ma le scimmie sono davvero curiose?) appena ho potuto mi sono addentrata nei meandri del mondo virtuale per capire cosa fosse quello strano accessorio.

Così ho scoperto che"portare i bambini addosso" da noi è una vera e propria filosofia...con tante soluzioni (fascia lunga, fascia elastica, fascia con anello, amacha) manuali d'istruzioni e corsi per imparare le varie tecniche di annodatura.
Tra le tante descrizioni riconosco finalmente l'accessorio che avevo incontrato quella mattina così eccolo qua ve lo presento:
Si chiama MEI TAI ed è una fascia per portare i bambini, cioè è il sistema che in oriente viene ultilizzato per tras-portare i bambini tradizionalmente fino a 18 kg (4 anni circa). Somiglia un po' ad uno zaino: i bambini si possono portare sul petto o sulla schiena. Sembra di semplice utilizzo e ripiegato occupa davvero poco spazio.

Complice la pioggia, il palinsesto serale TV che fa pena e anche un po' di insonnia autunnale ho approfondito la mia ricerca.
Se qualcuno volesse addentrarsi con me in questo strano mondo vi lascio un po' di riferimenti:




E sapete, io non ho resistito e ne ho ordinato uno...ho tutto l'inverno per provare i suoi portentosi utilizzi in casa e fuori ..giuro che vi aggiornerò appena arriva!

Capezzoli &Co


No non avete sbagliato a leggere, e se proseguite vi accorgerete che non si tratta di un post HARD!
Questo post è dedicato a quei poveri "attributi" che dopo il parto devono subire le prime prove di "attaccamento" del cucciolo, che vengono torturati da strizzamenti, fregamenti, assalti del piccolo che sembra avere una gran fame, ma che ha bisogno di un po' di allenamento per agguantare con STILE e senza far danni il capezzolo.

E se i danni arrivano...RAGADI &CO sono davvero un gran fastidio...

I rimedi?

A me all'ospedale hanno consigliato di spalmare un po' di colostro mio, a casa ho provato il COLOSTRUM GEL che piano piano ha funzionato, ma che ha lo svantaggio che di dover esser tolto prima di ogni poppata...e sapete meglio di me quanto le poppate siano frequanti all'inizio...

Un altro consiglio ce lo posta ALOE (che ringrazio di cuore)

Per tutte quelle che hanno problemi di ragadi, consiglio VIVAMENTE questa pomata:
si chiama CASTOR EQUI POMATA (appunto), è un prodotto omeopatico della Boiron e cosa assai importante nn è necessario togliersela prima che il nostro piccolo o piccola inizi a poppare.Costa un po' (sui 16 euro mi sembra), ma VI ASSICURO che ne vale la pena. E' portentosa!
Ho iniziato a pensare alle ragadi ancora prima di partorire, dai racconti terrificanti che avevano fatto alcune mie amiche già mamme! Così, su consiglio di un'amica (che nn finirò mai di ringraziare) ho comprato questa pomata, che mi stendevo un poco dopo ogni poppata anche in via preventiva. Così, anche se un po' di doloretti ai capezzoli li ho inevitabilmente sentiti, nn ho avuto i dolori terrificanti che avevo tanto temuto.Ancora oggi, che va tutto bene ed i capezzoli si sono per così dire abituati alla suzione (così che nn c'è più bisogno di darmi sempre la pomata), se inizio a sentire un dolorino, me ne stendo subito un po' dopo la suzione ed in un paio di volte passa tutto!

Provare per credere!Ciao!

Altri consigli?

22 ottobre 2009

Attive in gravidanza

Se la vostra pancia cresce e vivete proprio in Mugello
...siete davvero fortunate!
Ci sono un sacco di cose che potete fare in dolce attesa, anche quando la pancia è così grande che non riuscite più a vedervi i piedi!

Restare attive farà bene a voi e al vostro/a erede e poi potrebbero essere occasioni per conoscere altre Pance che condividono con voi questa straodinaria esperienza.

Qualche idea:

*Corso di preparazione al parto: dal 7° mese consigliatissimo, per informarsi e anche per fare amicizia -chiedete al consultorio.

*Passeggiate: anche in inverno...è bellissimo avere tempo per chiaccherare e camminare, se passeggiate con altre pance poi l'esperienza è unica perchè anche la vostra andatura da bradipo sarà condivisa.

*Corso pre parto in palestra: (acqua e sala ) mi risulta che lo organizzino sia il Gymnasium (Borgo San Lorenzo) che lo Sporting Club (BorgoNuovo-San Piero a Sieve)

*Ginnastica in acqua per gestanti: lo organizzano in piscina a Borgo San Lorenzo se non sbaglio il sabato mattina.

* Yoga: Club Funakoshi Scarperia-Non è un corso specifico per gestanti, ma l'attività è molto adatta, io sono andata fino al 7° mese compiuto e ne hanno tratto giovamento il mio umore e soprattutto la mia schiena)

Se avete altre idee e/o segnalazioni scrivete un commento o postate a mammolinemugello@libero.it
NB= Cerchiamo idee nuove quindi siete le benvenute anche OLTRE il MUGELLO!

21 ottobre 2009

Pendolare tra paese e città



"Pendolo" per 100 km al giorno tra la mia Panda e due treni, per lavoro.

Vivo in un piccolo paese e lavoro in città.

Questa faticosa esperienza giornaliera di positivo ha che mi porta a contatto con realtà molto diverse (la città dove lavoro è tra le più multietniche d'europa) e che ci sono dei tempi di silenzio...il treno, le attese, i RITARDI! che mi costringono a fermarmi e a pensare...
Vale la pena partire presto e lasciare il mio mondo, anche solo per il gusto di tornarci la sera...
Appiccicosa di estate in città quando arrivo alla mia stazione e la porta del treno si apre respiro a pieni polmoni l'aria delle mie montagne, così frizzante anche d'estate...

Appena a casa i miei occhi s'illuminano quando vedo la Birby su una stuoia nel prato, tra le margherite con in mano un ciuffo d'erba...e penso che qualche bambino che ho incontrato in città gioca solo su erba sintetica e pavimenti antitrauma.

Poi viene sera e via a spasso fino alla casa del contadino...che bello passeggiare con la Birby e il suo babbino al chiarore della luna, e che sorpresa ogni anno quando appaiono nel buoi le lucciole, l'anno prossimo ti stupirai anche te piccina.

E conoscerai il nome degli alberi, correrai dietro alle galline del nonno, mangerai le more, giocherai con i sassolini, cercherai di prendere le farfalle, imparerai ad amare il bosco e raccoglierai le foglie colorate dell'autunno per giocare.

Quelle foglie che il bambino della città dove lavoro io vede sui libri e forse compra in cartoleria...

Per tutto questo forse sì, vale la pena pendolare...
e me lo ripeto proprio ora che arriva l'inverno e le giornate di paese somigliano a quelle di città e sento maggiore la fatica...

18 ottobre 2009

ANSIA DA PRESTAZIONE da Pediatra


Sì avete letto bene soffro di una lieve forma di ansia da prestazione da pediatra...

Questo aspetto non è palese, ma è saltato fuori da una breve analisi del mio comportamento.

Ogni volta si avvicina la data del controllo della crescita della Birby vengo invasa da mille dubbi.

Prima dell'appuntamento faccio il solito bagnetto alla Birby "spulciandola" dappertutto, poi la vesto di tutto punto, la infiocchetto e la improfumo (e questo proprio non me lo spiego!) e controllo di avere la cartellina della documentazione in ordine.

La sensazione è simile a quella che affiorava prima degli esami all'università...pazzesco, razionalmente lo so!

Irrazionalemente è quasi come se la crescita della Birby fosse una misura del mio essere una brava mamma, e le mie attenzioni per lei si materializzassero in centimetri o grammi conquistati.

Mi ha fatto riflettere su questo aspetto una mamma al cubo (3 bambini, non obesa!) che mi ha detto:" Io i bimbi dal pediatra li porto se stanno male, i controlli periodici li salto, tanto che stanno bene lo vedo e che crescono me ne accorgo dai vestiti.".

Sul momento questa filosofia mi è sembrata un po' bislacca, ma poi ho pensato che una sua fondatezza ce l'ha.

Se al prossimo controllo la pediatra ad esempio mi dice che la Birby è un po' sotto il 50° percentile di lunghezza cosa ci posso fare? Per ringalluzzire il mio Ego la metto in trazione?

E in fondo è vero: se la Birby sta bene lo vedo e lo sento anche io...

CONCLUSIONE: continuerò diligente ad andare ai controlli ma, almeno consapevole e cercando di tenere a bada la mia ansia da prestazione.


RAFFREDDORE? Narhinel L'ASPIRA CACCOLE: PROVATO per VOI


Con il primo freddo ecco puntuale che compare il raffreddore. Per noi adulti un semplice fastidio, ma per i piccoli una grande noia ( insonnia, ugge, poco appetito).

La Birby ha avuto il suo primo raffreddore a 40 gg e adesso a 8 mesi eccolo di nuovo, certo non ne sentivamo la mancanza!

La soluzione per ora è sempre la stessa: lavaggi naso con soluzione fisiologica e
Narhinel (http://www.bimbinsalute.it/narhinel.html)

Per chi non conoscesse questo strano e portentoso strumento ve lo descrivo brevemente: come potrei dire...è un'aspira caccole! Una vera è propria aspirapolvere a fiato per il naso.
Lo so la descrizione lascia un po'a desiderare, ma rende bene l'idea.

La prima volta che l'ho visto usare ad un'amica, giuro che mi è sembrato uno strumento di tortura, ma vi assicuro che è molto efficace per liberare le vie respiratorie dei piccoli in maniera semplice.
Certo l'utilizzo non è così scontato. Anche se la confezione recita così "Una soluzione delicata come una carezza" non è che sia proprio tanto amato dai bambini. (provate voi a mettervi un'"aspirapolvere nel naso").

La prima volta che io l'ho usato la Birby aveva 40 gg e si è limitata a un sommesso pianto, oggi a quasi 8 mesi la vera impresa è avvicinarle lo strumento perchè inizia a piangere già quando vede la scatola e poi scalcia, si dimena...l'operazione è diventata fattibile solo se la placchiamo in due, alla faccia della delicata carezza!

N.B. per usare l'aspira caccole poi ci vuole un bel fiato...molto più che per gonfiare un palloncino...
quindi visto che l'nverno è alle porte, se non volete vedere le stelline o farvi venire il mal di testa da iperventilazione...un consiglio,
iniziate con gli allenamenti.

15 ottobre 2009

QUANDO IL LATTE PROPRIO NON C'E': mamme col biberon=mamme di serie b?"


Che fatica per me scrivere un post su questo tema.

Perchè proprio a me, convinta sostenitrice dell'allattamento al seno, ripudiatrice di BIBE e latte in polvere, il latte ha iniziato molto presto a scarseggiare.

Non riesco ancora a spiegarmi cosa sia successo.

Ho sempre creduto che nella potenzialità di ogni donna di allattare, credevo, e il mondo intorno mi ha fatto credere, che bastasse volerlo, anche se dopo la mia esperienza mi devo un po' ricredere.

E così vi racconto la mia frustrazione e il senso di inadeguatezza che mi ha pervasa quando, dopo aver passato le prime 2 settimane di vita della Birbina, fissa ad allattare con tutto quello che i primi giorni di questa esperienza comportano, la pediatra mi ha detto che la Birby non era cresciuta e che si doveva iniziare con la giunta di latte artificiale.

Non riuscivo a capire...eppure avevo dedicato tutta me stessa a quest'attività, con mille attenzioni, tralasciando tutto il resto...eppure non avevo colto segnali di disagio da parte della Birby...non ero stata abbastanza attenta? non avevo fatto abbastanza? fatto sta che non ero riuscita a nutrire a sufficienza il mio cucciolo...

Vi confesso che ho passato giorni faticosi immersa nel TRIP dei dubbi ( con la mente ancora annebbiata del post-partum e gli ormoni ballerini).
Ad affondare il coltello c'erano le persone che incontravo per strada che facevano i complimenti alla baby e poi si rivolgevano a me "latte suo?" "No della mucca Carolina!" rispondevo io.
E mi sembrava di leggere allora sul loro volto un'espressione tra la compassione e il disappunto che spesso veniva incorniciata da qualche racconto su tizio e caio che aveva allattato i figli a oltranza...
Allora per alleggerirmi un po' immaginavo bambini con i baffi e i denti ancora attaccati al seno, o bulletti con percing che poppavano...ma in fondo in fondo non riuscivo a sfuggire al sentirmi una mamma di serie B.

Per aiutarmi a far pace con me stessa (e chissà se l'ho fatta fino in fondo) è servita l'ostetrica che mi ha seguito, confortato, ascoltato senza giudizio e la mia mamma che anche lei mi ha cresciuto col bibe quando il bibe non era demonizzato.
E poi importantissimo è stato lo sguardo della razionalità, che piano piano riaffiorava, che mi faceva vedere oggettivamente la Birby che intanto si gustava soddisfatta il suo adorato Bibe, cresceva a vista d'occhio e dormiva serena.

E chissà che l'amore quando è in concentrazione così alta non si trasmetta anche attraverso un ciucciotto di plastica e uno sguardo...

14 ottobre 2009

"LA PACE DEL MONDO UN BAMBINO ALLA VOLTA " Incontro con l'ostetrica Ibu Robin Lim

CHIARA racconta così l'incontro con l'ostetrica dai piedi scalzi:

Come già annunciato sul blog, sabato 10 ottobre si è svolto a Borgo San Lorenzo, in sala consiliare, l’incontro con Ibu Robin Lim, ostetrica indonesiana, premio Langer per la pace nel 2006.
Ibu Robin è una donna eccezionale, prima di tutto madre di otto figli, ostetrica e scrittrice, portatrice di un messaggio straordinario: “la pace del mondo si costruisce un bambino alla volta”; un messaggio che si concretizza con un lavoro estenuante nell’ospedale che lei stessa ha fondato a Bali, in cui viene praticata un’assistenza gratuita alle donne in gravidanza, ma anche a persone malate, sole, indigenti, in cui si assistono le donne nel parto e nel delicatissimo momento del puerperio, attraverso un percorso naturale, che prevede il parto attivo, l’uso di medicine alternative, l’accoglienza dolce al neonato.

L’incontro si è svolto in due parti, nella prima è stato proiettato un video girato dal marito della signora nel quale viene spiegata la filosofia di questa grande donna e il suo operato nell’ospedale e nell’associazione da lei fondata YaYsan Bumi Sehat, nella seconda parte è stato dato spazio al dibattito, durante il quale ha fatto da interprete la D.ssa Mie, ginecologa dell’ospedale di Borgo San Lorenzo. Molti i temi affrontati: l’allattamento nelle situazioni di emergenza, il lavoro fatto per e con le donne durante e dopo lo Tsunami del 2004, l’approccio non violento alla gravidanza, al parto e soprattutto al neonato.La cosa che più mi ha colpito è stata la semplicità, l’umiltà di questa donna, il suo fisico così minuto, tanto da sembrare inadeguato alle gravidanze avute, ai parti, all’immane lavoro quotidiano, contrapposto all’immensa forza interiore, al coraggio, alla grandezza delle sue opere.

Ma un’altra cosa che mi ha impressionata è stato il modo di parlare di Ibu Robin Lim,calmo, pacato, scarno, ma anche duro, senza un sorriso, tipico di chi lavora tutti i giorni con la sofferenza, in situazioni drammatiche e sotto leggi e usanze disumane.Voglio credere che l’esperienza di Ibu Robin non sia confinata a Bali, ma che ognuno di noi, ogni madre possa farla sua.Anche nel nostro mondo occidentale, fatto di ricchezza, di ospedali puliti (quelli per cui Ibu Robin piange quando li visita pensando alla scarsa igiene di quelli del suo paese), di agio e di superfluo, dobbiamo pensare che ogni genitore consegna suo figlio al mondo di domani. Credo che genitori non si nasca, né tantomeno si “nasca imparati”: è un percorso lento, difficile, sempre perfettibile, pieno di dubbi, di errori, di incertezze. Ma credo anche che non si debba fare i genitori chiusi nelle 4 mura di casa; i nostri bambini sono figli nostri dentro una società, dentro città e paesi in cui devono crescere col rispetto degli altri, delle cose comuni, del bene comune. Per questo credo che giornate come quella di sabato siano momenti preziosi nel nostro cammino di madri e di padri: servono a scuoterci, a vedere oltre, a trovare per i nostri figli orizzonti comuni e strade giuste da percorrere con loro.
Facciamo in modo che i nostri bimbi, uno alla volta, siano la pace nel mondo, in tutto il mondo.

08 ottobre 2009

Il profumo della vita



Da quando sono mamma della Birbina, appena prendo in braccio un neonato non resisto alla tentazione di dargli "una sniffatina".
Cerco di farlo con discrezione, sennò mi prenderebbero per matta, ma inspiro profondamente e mi riempio di quel profumo che non ha eguali, ma che caratterizza tutti i bambini che nascono, quell'odore che resta attaccato alle tutine nel primo mese e di cui hai sentore anche sul braccio su cui è stato appoggiato il tuo piccolo, ma che poi piano piano svanisce.
E' a quell'odore a cui è legato il mio primo ricordo della Birbina quando è nata...l'ho percepita tra le mie braccia, l'ho guardata e mi sono tuffata nel suo odore...questo ricordo.

Ma cosa sarà così indefinito e inebriante appiccicato ai cuccioli che si affacciano alla vita?

Ci saranno sicuramente spiegazioni ormonali o ferormonali, di certo la piacevolezza dell'odore della nascita sarà stata creata dall'ingegnosa natura come trucchetto per legare e "costringere" il genitore ad accudire il cucciolo...ma questo a me non interessa tanto.
Quel profumo dolcino che non ha eguali, quest' aroma che ha dentro tutta la magia della potenzialità evolutiva...non è odore di latte, non è odore di crema e allora cos'è???

La buffa descrizione di un babbo sommelier rintracciata su internet lo descriveva così:


Da sentori dolci come la cipria e il mughetto si passa a note più forti di talco, lavanda e vaniglia con un sottofondo muschiato che ne stempera la stucchevolezza in un insieme che non stanca, ravvivato com ‘è da note di resina di pino e sapone di Marsiglia.Una leggera nota ematica percorre tutta la sensazione e sfocia in un soave profumo di fiori selvatici. Volendo richiamare un vino, potremmo paragonarlo ad un misto tra un giovane Cabernet Bolgherese scalpitante e un maturo Bandol provenzale ma senza gli eccessi di entrambi…

io sono arrivata alla mia conclusione...è l'odore della VITA...


P.S. un abbraccio speciale a Vittoria (l'ultima neonata che ho sniffato!) che ha ispirato questo post

"Nominate" sul sito Radio Mugello

Che bello...qualcuno si è accorto della nostra esistenza...

Siamo state nominate sul sito di Radio Mugello 99fm guardate un po':
http://http//www.radiomugello.it/news/notizia.asp?ID=2801

Dal sito...

07/10/2009
Il Blog delle mamme del Mugello
Un nuovo simpatico blog dal tono semi-serio è nato per raccogliere esperienze, sogni e per mettere in contatto le mamme del Mugello. Soprattutto ora che arriva l'inverno, spesso le mamme dei bambini piccoli passano le loro giornate in casa, così anche internet diventa un canale per restare in contatto e scambiarsi esperienze. Il blog è http://mammolinemugello.blogspot.com/

[NOTIZIE CRONACA] [NOTIZIE CULTURA] [NOTIZIE SPORT]

07 ottobre 2009

LODE AL CONGELATORE

"Lode a te cogelatore, salvatore di cene e facce
riempito di prelibatezze di suocere e da me di robacce
Lode a te mio salvatore, nei giorni incasinati, in quelli trafelati
Lode a te quando tra i mille pensieri ho scordato la cena
o quando rientro a casa alle otto in tutta lena
In fondo ai tuoi magici cassetti trovo sempre la soluzione
sarà per questo che ti dedico questa bislacca canzone
E ora una richiesta all'amico fedele
non mi abbandonare e continua "a pararmi le mele"

Luga vita...al frizeer, ai manicaretti delle nonne e suocere e a quei rari giorni, in cui mi viene l'ispirazione e riesco a cucinare anche un pomeriggio intero per riemprire il frizer di scorte... e quando mi ci metto surgelo davvero tutto...tipo: verdure preparate in tutti i modi, preparato per soffritto, pane, palline di macinato, carne varia, brodo base pronto per pappa Birbina già porzionato,carne per Birbina già porzionata e tante tante buste già pronte (e di questo non vado proprio fiera!)
Un giorno di duro lavoro e campare per tanto di rendita...

UN INCONTRO INTERESSANTE

Chiara ci segnala...

Ciao a tutte!! Volevo informarvi che sabato 10ottobre a Borgo San Lorenzo ci sarà un incontro con Ibu Robin Lim, madre poetessa e ostetrica,premio per la pace Langer nel 2006.
Vi do un po' in info sull'appuntamento:

Sabato 10 Ottobre – ore 10.00 Borgo San Lorenzo (FI) – Sala Consigliare “LA PACE NEL MONDO, UN BIMBO ALLA VOLTA” organizzato da Società della Salute del Mugello

L'incontro me l'ha segnalato Cristina, l'ostetrica del consultorio di Scarperia.
Ho trovato questo link:http://www.olidea.com/pages/page_details.php?id=105&page_id=184
Grazie a CHIARA!

02 ottobre 2009

HA DETTO:" Ba Ba..." UFFA!


Era ormai circa un mese che la Birbina ci intratteneva con vocalizzi continui e passava la giornata a sperimentare modulazioni diverse dei suoi "AAAAAAAAAA...OOOOOOOOOOOO...."

Ogni giorno il suo repertorio si ampliava: iniziava la mattina appena sveglia schiarendosi la voce con "AAAAA" da baritono per poi deliziarci a colazione con "AAAAAAA" acute, quasi da ultrasuoni, simili al richiamo delle balene.

Il top è stato al mare quando incontrava a colazione un bambino coetaneo con il quale intavolava dialoghi di "AAAAAAAA" acutissime da un lato all'altro della sala

Poi di colpo ha iniziato a mescolare "A e O..." e a masticare qualcosa diverso...
Io, che essendo in ferie potevo concentrare tutta la mia attenzione sulle sue evoluzioni, assistevo stupita...
Sembrava che avesse qualcosa in bocca, e che non avesse più padronanza della sua lingua...
Poi di colpo sento un "BA" forte e chiaro.
Mio marito si gira di colpo...e mi dice "Hai sentito?" e io disinvolta "Cosa?"
"No niente mi sembrava...."conclude lui perplesso...
Aveva sentiti benissimo, ma per me era difficile ammettere che avesse pronunciato BA invece che MA...

Ma come...ti lavo, ti coccolo, ti scacco, ti nutro, ti ho partorito...e tu...BA! Ma come BA...

Siamo nella cabina del traghetto, la Birbina ha un bel raffreddore...il suo nasino gocciola...il suo babbino riposa, mi avvicino per coccolarla e le scandisce forte e chiaro un bel "BA BA BA..."
"Lo so amore...volevi dire MA MA MA con il raffreddore ti è uscito un BA BA..." penso per consolarmi con poca convinzione....
Ma lei parte con una serie infinita di "BA BA BA BA BA BA..." il suo babbo si sveglia, orgoglioso l'abbraccia, soddisfatto mi guarda...e io finalmente mi arrendo...ok!

Ok lo ammetto ha detto "BA BA"....ok ha scelto...

Un grazie alla Birbi per aver scelto di pronunciare la su prima parola in vacanza...almeno abbiamo potuto dire tutti e due "io c'ero" e conservare questo emozionante momento tra i nostri ricordi più cari



ERO UNA BRAVA MAMMA PRIMA DI AVERE FIGLI


Vi segnalo lo spassosissimo libro di Paola Maraone
"Ero una brava mamma prima di avere figli"
Guida pratica per sopravvivere al primo anno di vita del bambino.
ED RIZZOLI

La stessa autrice cura un blog divertentissimo che vi invito a visitare:

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