21 ottobre 2009

Pendolare tra paese e città



"Pendolo" per 100 km al giorno tra la mia Panda e due treni, per lavoro.

Vivo in un piccolo paese e lavoro in città.

Questa faticosa esperienza giornaliera di positivo ha che mi porta a contatto con realtà molto diverse (la città dove lavoro è tra le più multietniche d'europa) e che ci sono dei tempi di silenzio...il treno, le attese, i RITARDI! che mi costringono a fermarmi e a pensare...
Vale la pena partire presto e lasciare il mio mondo, anche solo per il gusto di tornarci la sera...
Appiccicosa di estate in città quando arrivo alla mia stazione e la porta del treno si apre respiro a pieni polmoni l'aria delle mie montagne, così frizzante anche d'estate...

Appena a casa i miei occhi s'illuminano quando vedo la Birby su una stuoia nel prato, tra le margherite con in mano un ciuffo d'erba...e penso che qualche bambino che ho incontrato in città gioca solo su erba sintetica e pavimenti antitrauma.

Poi viene sera e via a spasso fino alla casa del contadino...che bello passeggiare con la Birby e il suo babbino al chiarore della luna, e che sorpresa ogni anno quando appaiono nel buoi le lucciole, l'anno prossimo ti stupirai anche te piccina.

E conoscerai il nome degli alberi, correrai dietro alle galline del nonno, mangerai le more, giocherai con i sassolini, cercherai di prendere le farfalle, imparerai ad amare il bosco e raccoglierai le foglie colorate dell'autunno per giocare.

Quelle foglie che il bambino della città dove lavoro io vede sui libri e forse compra in cartoleria...

Per tutto questo forse sì, vale la pena pendolare...
e me lo ripeto proprio ora che arriva l'inverno e le giornate di paese somigliano a quelle di città e sento maggiore la fatica...

3 commenti:

  1. be', penso che ne valga la pena sì. coraggio, l'inverno non è così lungo, a marzo è già quasi primavera... poi se fossi, tipo, a firenze d'estate morireste dal caldo. dopo quest'infilata di luoghi comuni ti lascio pensando alle castagne che raccoglierete (le raccogliete, vero?)

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  2. Già fatto, ma sei veggente! Le castagne stasera sono sul fuoco...
    Le abbiamo raccolte domenica pomeriggio ed è stata la prima volta che Birbina ha visto il bosco d'autunno dal suo passeggino.
    E' rimasta ipnotizzata dalle foglie colorate sui rami del castagno...altro che Apette di plastica!

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  3. non dev'essere facile ma come dici tu, ne vale la pena. e il viaggio è sempre uno spazio/tempo per meditare... un abbraccio! b.

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GRAZIE per aver lasciato la tua traccia.
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