31 dicembre 2012

Lo stomaco del dessert

 
Lo stomaco del dessert...ecco perchè durante le feste non ci si alza mai da tavola e i pranzi e le cene sono infinite...

Buon 2013 a tutti.
E che sia un anno pieno di SALUTE, SPERANZA e FUTURO.

A presto

22 dicembre 2012

Quando Babbo Natale passò. 10 idee per lasciar indizzi


Una volta Babbo Natale in persona mi ha lasciato sotto l'albero insieme ai regali un biglietto.
Non lo dimenticherò mai.
Avevo sei anni. Mia sorella cinque. Sapevo leggere appena.
 Ho riconosciuto tra le lettere scritte con grafia tremante il mio nome e quello di mia sorella. Non vi dico il batticuore.
L'ho guardata stupita, ricordo che lei mi ha strappato il biglietto di mano ed è corsa dalla mamma per farselo leggere.
La mamma sembrava davvero stupita. Il mittente era proprio lui BABBO NATALE.
Con tono solenne ha letto il biglietto. C'erano tanti auguri di serenità e un lungo post scriptum che la mamma ha rimarcato più volte e che recitava più o meno così:
Care bambine, passando con la mia slitta vicino alla finestra della vostra camera vi ho sentito spesso litigare, per questa volta sono stato buono e vi ho portato lo stesso i regali, ma mi raccomando fate le BRAVE.
 
Ci fu un attimo di silenzio. Sconcerto. Davvero ci aveva sentite litigare allora. Non erano solo minacce della mamma "Babbo Natale vi vede, vi sente, occhio!"
Allora esisteva davvero! Quel biglietto, la sua grafia, erano prove della sua esistenza.
Ancora più reali che vederlo.
 
Quel momento è per sempre restato nella mia memoria come un ricordo prezioso.

Così ora che sono mamma ho pensato che sarebbe bello lasciare tracce del passaggio di Babbo Natale in casa nostra per renderlo ancora più reale. Navigando ho trovato qualche spunto di oggetti e indizi da disseminare per casa utili ad alimentare racconti di fantasia, la vostra convinzione e il vostro stupore faranno il resto:
  • Il suo cappello rosso dimenticato sul divano
  • Un pezzo del suo cappotto attaccato alla finestra
  • Impronte grandi fatte con la farina
  • Un biglietto scritto proprio da lui con particolari della vita del bambino poco conosciuti
  • un po' di fieno delle renne
  • un grande bottone nero della sua giacca
  • gli occhiali del vecchio
  • qualche pelo di barba bianca
  • un suo guanto
  • briciole di biscotti e una tazza di latte bevuta per metà
 
E per lasciare davvero senza parole i vostri piccoli ecco l'indirizzo per acquistare il KIT INDIZZI
completo.
 
 Perchè Natale è magia e alimentare i sogni aiuta ad essere migliori.

18 dicembre 2012

Fratellitudine


Quelli ritratti in questa foto sono proprio loro: Acciuga e Birbina. Fratelli.

Lui sorride a tutti, ma quando i suoi occhietti incrociano quelli di lei si illumina di una luce particolare.
Lei lo abbraccia che quasi lo soffoca e nel suo sguardo si alternano tenerezza e qualche volta fastidio di quella che  un fratello non l'aveva proprio chiesto.
 
Lei lo ha osservato per mesi, così pacifico nella culla che dormiva...nel suo sguardo lo stupore e la meraviglia per quell'esserino che dopo tanto parlarne, si era materializzato.
 
Lo ha presentato orgogliosa al mondo, lo ha annusato, studiato, accarezzato.
Piano piano gli ha fatto posto nella sua vita e nel suo cuore.
 
Non è facile essere primogenita: trovarsi a condividere il tempo della mamma, vedere i tuoi giochi in mano ad un altro, beccarsi il vaccino dell'influenza solo per proteggere il fratellino troppo piccolo (sob!), e sopratutto imparare ad aspettare...
Perchè prima chiamavi e subito qualcuno correva e ora invece, spesso devi attendere un attimo: perchè Acciuga deve poppare, perchè si deve addormentare, perchè la mamma sta preparando la pappa...
e tu piccola donnina con gli occhi vispi, senza troppe rimostranze ti sei attrezzata di pazienza e con qualche capriccio ti sei adattata.
 
Non è facile però neppure essere il secondogenito: è vero la  mamma è più serena, più esperta nelle "manovre", ma il paragone è sempre pronto, ci si aspetta che tu ripeta il meglio della primogenita.
E invece è tutta un'altra storia, tutto un altro percorso, niente di ciò che ha funzionato con lei funziona con te...sei diverso e questo è tutto.
 
Poi ci siete VOI DUE.
FRATELLI.
Tu che vuoi il pigiama uguale al suo, per sentirti più simile. Lui che si allunga per afferrarti i riccioli. Tu che strilli per fargli paura e lui che risponde ridendo a crepapelle. Tu che gli dici minacciosa "Zucca pelata quando cresci ti do tante botte in testa" e lui che per tutta risposta si ciuccia i piedi della tua barbie.

Poi ci siete VOI DUE.
FRATELLI.
Al calduccio, una domenica mattina sotto il piumone nel lettone. Occhi negli occhi ridete tra voi, stretti stretti, le mani intrecciate.
E la mia certezza che in due la vita è un'avventura più speciale.

04 dicembre 2012

Competenze trasversali


A cena.

Babbo karateka chiede a Birbina:" Allora cosa hai imparato oggi a scuola?"

Lei sorniona lo guarda e orgogliosa risponde: "Oggi ho imparato a fare le bolle con lo sputacchio, e sono bravissima."

Che sia una delle nuove competenze trasversali utili da inserire nei curriculum del terzo millennio?

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