27 novembre 2012

e son soddisfazioni


SE con impegno e costanza,
faccia a faccia,
in ogni istante possibile,
SILLABI il fatidico "MAmmA, Mam MA, mamma,MA, MA"
e

LUI  ti sorride sornione,
ogni volta,
puntualmente,
ti risponde " Ca ca,  Ca cA, CA CA"

La tua autostima potrebbe,  forse, risentirne
...
e son soddisfazioni.

22 novembre 2012

Aspettando Natale BLOG CANDY

 
Tra  circa un mese sarà Natale.
Sarà un Natale strano quello di quest'anno.
Un Natale con meno soldi, forse con più pensieri, ma sara' comunque Natale.
Per la nostra famiglia sarà il primo albero addobbato in quattro e già questo è un ottimo motivo per stringerci forte di fronte alla capannuccia, festeggiare e ringraziare.
 
Per entrare un po' nel clima della festa e per ringraziare gli amici che anche virtualmente mi mostrano sempre tanto affetto ho pensato di indire la seconda edizione del mio BLOG CANDY "ASPETTANDO NATALE".
 
Il tema del Blog Candy di quest'anno è 

 "PASSATEMPI PER FAMIGLIE a costo zero ( o quasi)"

 
nel commento che vi permetterà di partecipare dovrete infatti indicare un'idea, un luogo da visitare, un'attività da fare che sia adatta ad una famiglia con figli e alla stagione invernale, ma sopratutto che sia a costo zero (o quasi).
Questo sarà il regalo di Natale che lascerete sotto al mio albero: tante idee su come trascorrere il tempo insieme a chi si ama senza mettere mano al portafoglio. Siate creative vi prego! Ho proprio bisogno di spunti originali!
 
In palio un Calendario dell'Avvento  carico carico di tanti piccoli pensieri di cioccolato da condividere con i vostri bambini che verrà sorteggiato tra tutti i partecipanti.
 Un modo per scandire ogni giorno con lo stupore di una finestrella che si apre, perchè anche l'attesa sia festa.


REGOLAMENTO DEL CANDY
  • Lasciate un commento a questo post con un'idea, un luogo da visitare, un'attività da fare che sia adatta ad una famiglia con figli e alla stagione invernale, ma sopratutto che sia a costo zero (o quasi).
  • Il commento deve essere inviato entro le ore 24 di giovedì 29 novembre 2012 perchè il calendario possa arrivare in tempo a destinazione.   
  • Linkate questa iniziativa sul vostro blog o ovunque vi faccia piacere (facebook, Twitter, altro)  
  •  
  • Ricordatevi di inserire nel vostro commento il riferimento della pagina dove avete messo il link e un vostro riferimento che permetta di contattarvi se commentate come Anonimo
BUONA FORTUNA e vi aspetto numerose!
 

19 novembre 2012

SILVERETTE paracapezzoli in argento

Tutti mi dicevano che allattare sarebbe stato bellissimo, che la sensazione dell'avere il proprio piccolo attaccato al seno mi avrebbe donato soddisfazione e pienezza. In realtà le uniche sensazioni che ricordo nei primi giorni dopo la nascita della mia primogenita erano di grande disagio e fastidio nell'attaccarla al seno.
I capezzoli erano doloranti, ipersensibili e anche il leggero sfregamento con il reggiseno mi dava fastidio. La situazione è poi degenerata con l'arrivo della montata lattea e il conseguente sballamento ormonale corredato dal simpaticissimo fenomeno del baby blues da me ribattezzato "la frignarella".
 
Ho in mente un'immagine di me tragi-comica:  era sera e mi aggiravo per casa con le mie enormi tette post-montata all'aria (da notare che era febbraio) perchè non sopportavo il contatto con niente, chiaramente piangendo come una fontata.
Ho provato con le coppette assorbilatte usa e getta di diverse marche che su di me avevano il fenomenale effetto di appiccicarsi ai capezzoli provocandomi un vero fastidio quando arrivavo a rimuoverle, oltre l'effetto di capezzolo-accartocciato.
Poi il quinto giorno hanno fatto la loro conparsa le temute ragadi ed è stato un guaio.
 
Quando si avvicinava la poppata mi saliva l'ansia perchè sapevo che sarebbe arrivato presto il momento in cui avrei dovuto attaccarla al seno. Il dolore in quel momento era di un'attimo ma lancinante. Latte, lacrime e sangue...diciamo che non ne ho proprio un ricordo piacevole. 
 
Per evitare il ripetersi di questa esperienza stavolta ho cominciato per tempo a spulciare il web in cerca di qualche soluzione finchè non ho scoperto SILVERETTE due piccole coppette in argento da utilizzare come paracapezzoli. Le recensioni che ho trovato erano tutte positive e non erano riportati svantaggi e questo mi hanno convinto a provarle.
 
Ho cominciato a indossarle qualche ora per casa nelle ultime settimane di gravidanza e quello che notavo quando le toglievo era che il capezzolo aveva preso la forma della coppetta ed era ben estroflesso.
Le ho poi messe nella borsa dell'ospedale.
 
Dopo il parto le ho indossate subito dentro il reggiseno, basta una goccia di latte e si attaccano tipo ventose. Da subito ho provato sollievo perchè evitavano  lo sfregamento tra il capezzolo superstimolato (Acciuga si è da subito dimostrato un gran ciucciatore) e il reggiseno. Le ragadi stavolta non sono proprio comparse. Non so bene dire se in questo Silverette abbia un merito.
 
Dopo la montata ho continuato ad indossarle. Le toglievo ad ogni poppata, le svuotavo  (si riempiono di latte), le sciacquavo sotto l'acqua corrente e le asciugavo con un fazzoletto. Pronte di nuovo all'uso. I miei capezzoli erano sempre ben estroflessi e se ha fine poppata erano un po' irritati semplicemente indossando le coppette sembravano sfiammarsi.
 
Un unico consiglio che non trovate nel sito: quando le indossate, fatele ben aderire al seno e metteteci sopra una coppetta assorbilatte perchè se entra un po' di aria tra la coppetta e il capezzolo potreste trovarvi bagnate di latte e sopratutto perchè se uscite e magari è estate, e magari avete una maglietta sottile, almeno potreste evitare di somigliare Madonna con il famoso reggiseno a punta, unico effetto, diciamo, collaterale.


15 novembre 2012

Nuovo LOOK


 

 
                                                              SONO TORNATA!
 
Frastornata, riemersa dalle notti insonni dei primi mesi di Acciuga e spettinata dalle bizze della treenne Birbina,  ma sono tornata.
 
Dopo mesi passati in silenzio assorbita completamente dalla mia vita reale, sbirciando solo i blog amici ( che ringrazio per l'inconsapevole compagnia)  senza il fiato neppure per digitare una lettera mi riprendo il mio piccolo spazio, almeno virtuale. O almeno ci provo. 
 
Me lo merito proprio.
 
Un nuovo look per il mio blog per raccontare una nuova me, la me BIS-mamma.
Nuova nella forma (on-line sicuramente più carina che nella realtà) e nella sostanza.

12 novembre 2012

Ho fatto pace con le mie TETTE

 
 
Allattamento al seno: un tema che negli ultimi tre anni mi faceva al solo pensiero venire il groppo in gola.

Più volte ho raccontato della mia esperienza di latte e tette con Birby e di quanti sensi di colpa  mi avesse scatenato il fatto di non essere riuscita ad allattare la mia piccina, dopo averci provato con tutta me stessa. Un vero fallimento personale.
Aspettando Acciuga mi ero preparata alla stessa esperienza. Ad allattare ci avrei riprovato, ma immaginavo già che saremmo passati in breve tempo al biberon.
 
Stavolta però avevo una certezza: avrei pianto di meno.
 
Perchè in fondo anche con il biberon la mia piccina era cresciuta proprio bene, anzi era proprio fiorita, e perchè avevo sperimentato che anche l'allattamento artificiale qualche vantaggio ce l'ha, se non altro in termini di autonomia della mamma.
 
E INVECE...
 
inaspettatamente e contro ogni pronostico il latte stavolta è arrivato in abbondanza e il mio secondogenito all'alba dei 5 mesi e mezzo è un poppa-dipendente allattato ancora esclusivamente al seno. Proprio un talebano della tetta direi,  tanto da rifiutare qualunque altra forma di "ciucciamento" che sia il succhietto o la tettarella del biberon.  Così il biberon stavolta è restato nella scatola.
 
Eppure io sono la stessa...e ho fatto più o meno le stesse cose...e con la stessa convinzione...
 
Pensando alle diverse variabili che possono aver influenzato la riuscita dell'allattamento le principali differenze nelle due esperienze sono state:
  • il maggior peso alla nascita di Acciuga: circa 200 g in più che però si sono fatti sentire in termini di forza nella poppata (e stiamo parlando comunque di bambini nati entrambi sotto i 3 kg).
  • un secondo parto meno traumatico in termini di tempo (meno tre ore di travaglio la seconda volta contro le dieci ore della prima esperienza) e di postumi ( con la Birby non sono riuscita a stare seduta per una settimana e questo non aiutava di sicuro la posizione corretta dell'allattamento).
  • i capezzoli risparmiati stavolta dalle ragadi che hanno reso attaccare al seno Acciuga un piacere quasi fin da subito. Sensazione che neppure ricordo di aver MAI provato con la Birby. Provvidenziale è stato l'uso dei paracapezzoli in argento, fin da prima del parto e tra una poppata e l'altra nel primo mese.
  • le ostetriche del reparto mi hanno tartassato meno. Si dice che accada a tutte le secondipare e il mantra "Attaccalo, attaccalo, attaccalo" "te le strizzo, te le tiro, te le strizzo" che tanto aveva connotato il mio primo ricovero non si è ripetuto.

La seconda volta poi sono stata indubbiamente io meno sconvolta dall'esperienza, meno stressata, sorpresa, rincoglionita...certo! Era la seconda volta...e questo sicuramente ha aiutato.
 
Ma sopratutto ero più SERENA: in quest'allattamento paradossalmente ho investito emotivamente di meno. Non ho misurato il mio valore in termini di riuscita, non ho ridotto il mio essere brava mamma alla capacità di nutrire il mio piccolo...ed così, senza pensarci è andata bene!
Con tutti i vantaggi e svantaggi che l'allattamento esclusivo al seno comporta...sì perchè a mio parer qualche svantaggio rispetto al biberon esiste, ma ve ne parlerò in un post dedicato.
 
Della mia storia di mamma lattifera che dire:
HO FATTO LA PACE CON LE MIE TETTE e questo è tutto.
Con tanta soddifazione assaporo ogni giorno questa straordinaria esperienza di mamma nutrice che è capitata anche a me.
 
Strana la vita, però.
 

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