25 gennaio 2012

Tutorial carnevale:come realizzare due ALI con grucce appendiabiti

Una botta di creatività...in questo freddo lunedì.

Vi presento questa semplice idea adatta a realizzare ali utilizzabili per diversi travestimenti di carnevale. Basta apportare qualche piccola variante e sarete angioletto, fatina, farfalla...


Le ali della foto le ho realizzate quando Birby si è vestita da angelo per la recita di Natale all'asilo. Realizzarle è davvero facilissimo e molto veloce e il risultato sono un paio di ali di effetto e molto leggere da portare.

Materiale occorrente:
-2 appendini (attaccapanni) da lavanderia ( quelli in alluminio)
-collant o tullè o carta velina per rivestirle a piacere
-decorazioni
-nastro carta adesivo
-elastico

STEP 1

Piegare con le mani i due appendini come nella foto, l'obiettivo è di sagomare la parte inferiore delle grucce che dovrebbero avere due curvature.

Anche i ganci degli appendini vanno piegati.
STEP 2
Intrecciare i due appendiabiti in modo da incrociare la parte dei ganci che formerà una specie di cuore rovesciato. Fermare le grucce in questa posizione con abbondante nastro adesivo di carta.


STEP 3

E' adesso il momento di rivestire le nostre ali. La soluzione più semplice è quella di utilizzare un paio di collant infilandoli direttamente sopra le grucce, una gamba per gruccia per capirsi...vi risparmierete un bel po' di cuciture. Io ho utilizzato invece del tulle che avevo in casa e ho rivestito le ali arricciando il tulle intorno al bordo e fermando con ago e filo.


Ho poi posizionato e cucito con cura due pezzi di elastico per formare le bretelline, dopo aver preso le misure a Birby.


STEP 4

Parola d'ordine FANTASIA! E' il momento di decorare: stelline, brillatini e tutto ciò che vi suggerisce il vostro gusto. Io ho passato della colla vinilica sopra tutto il bordo delle ali e poi ho cosparso di brillantini scuotendo quelli in eccesso appena la colla è asciutta. Ho rifinito poi con stelline adesive di varie dimensioni.


Ed eccolo qua, il mio angioletto in tutto il suo splendore. Il fatto che poi la sua permanenenza sul palco, dopo giorni di prove, sia durata un nanosecondo prima di scoppiare in un sonoro pianto è un'altra storia...


12 gennaio 2012

ACCIUGA

Abitata da ormai quasi 18 settimane da un pesciolino che sfiora i 20 cm.

Ieri lo abbiamo visto di nuovo nell'ecografia.

E' sempre un'emozione trovarsi faccia a faccia con questo miracolo della vita. Lo osservavo stupita: così piccolo e già così perfetto. Sguazzava, faceva evoluzioni e per un attimo è pure sembrato che ci salutasse. Il ginecologo ha sciolto ieri ogni riserva è proprio un maschietto.


Questa visita mi ha rasserenata, ancora i suoi movimenti nella mia pancia sono dei delicati sfarfallii e da quando ( ringraziando il cielo) le nausee hanno abbandonato le mie giornate, non ho più segnali continui della sua presenza quindi vedere e sapere che ACCIUGA sta bene è stato un vero sollievo.


ACCIUGA, ma vi pare un nome da dare a un bambino?

Lo abbiamo chiamato così poco dopo che abbiamo saputo della sua presenza, perchè insieme alla comparsa immediata delle nausee ad assillare le mie giornata sono stata invasa da un'incredibile, inarrestabile voglia di pasta di acciughe...

Avrei mangiato pane con burro e acciughe ad ogni ora del giorno. Lo avrei mangiato, ma più con gli occhi che con la bocca perchè nella realtà a questo desiderio incontenibile corrispondeva una reale repulsione del mio stomaco, pressapoco per tutto, compreso il pane con la pasta di acciughe.

Così un po' per scaramanzia, un po' per cercare di mantenere un po' di distacco ( impossibile in realtà) da quel fagiolino che cullavo nel mio ventre cercando di non iper-investirlo di aspettative, abbiamo deciso di non chiamarlo bambino/a fino al terzo mese ma di chiamarlo ACCIUGA.


Birbina fu GRANCHINO per il primo periodo, visto che la mia passione nella prima gravidanza era l'ESTATHE che consumavo a litri. Sfrenata voglia inadatta però a identificare la fagiolina allora.
ACCIUGA poi suona simpatico, era un modo per non parlare troppo chiaramente della situazione di fronte a Birbina perchè abbiamo deciso di non informarla del nuovo arrivo almeno finchè non fosse passato il periodo più rischioso per la gravidanza e, a dir la verità, questo nome mi fa tanta tenerezza.

Ora che sappiamo pure che è un maschietto, che dite sarà il caso di cominciare a pensare ad un nome serio e smettere di chiamarlo ACCIUGA?

02 gennaio 2012

LE RAGIONI DEL MIO SILENZIO

In silenzio tante volte ho provato a digitare titoli e idee per nuovi post, per raccontare della mia vita e della avventure della mia piccoletta che cresce, per aggiornarvi o semplicemente per fare gli auguri.


Le parole adatte sembravano sfuggire dalla tastiera, le idee sfumavano appena cercavo di imbrigliarle nero su bianco. Strano per me a cui difficilmente mancano le parole.

In silenzio ho continuato a sbirciare nei blog a me cari seguendo le vostre avventure.Tante volte ho sentito mie parole e sensazioni di blogger amiche che nella mia mente non riuscivano a trovare ordine e posa.

In silenzio, ho cullato speranze e sogni, solo il silenzio sembrava contenere le mie ansie e i miei timori...Chissà se tutto andrà bene? Sarò all'altezza della situazione?


Il mio equilibrio che di nuovo veniva "squilibrato", il mio corpo che faceva " i capricci", il mondo intero che urlava che ci aspetta un futuro di sacrifici e la voglia di avere di nuovo fiducia nel futuro.

Ho cercato il silenzio per dare un'occhiata profonda a quello che sono oggi, alla mia vita di mamma, donna, amica... questo STOP mi ha messo di fronte allo specchio, disorientata e svuotata, solo così ho trovato l'energia per ripartire rinnovata e più consapevole.

Se non si fosse capito i cambiamenti mi mandano nei matti... anche quando hanno implicazioni splendide.

Così solo ora, con un fisico arrotondato, il sorriso più sereno, e una mano che accarezza la pancia, esco dal silenzio per annunciarvi con gioia che una nuova avventura è già iniziata nella storia di Mammolina e che a metà giugno, se tutto adrà bene, il miracolo della vita si ripeterà e sarò MAMMA per la seconda volta.


Sarò felice di condividere con voi questa avventura.



ACCIUGA lo abbiamo chiamato così il fagiolino che mi abita, del quale vi racconterò presto.




Intanto vi auguro un anno nuovo sereno e pieno di belle sorprese.


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