12 aprile 2011

Accidenti ai percentili

Incasellare la crescita di un bambino in una tabella, descriverlo come un punto sulla carta millimetrata razionalmente mi sembra quantomeno riduttivo.
La mia pediatra difficilmente mostra la tabella, ma tutti parlano di questi percentili, sui libri, su internet e persino ai giardini, se vuoi puoi carcolare la posizione anche in autonomia, bastano pochissimi dati et voilà che a portata di click appare il posizionamento sulla curva in centinaia di siti.


Su una community per mamme ho letto proprio pochi istanti fa un post di una mamma che diceva "Oggi sono felicissima, al controllo dei 18 mesi della mia bambina è risultata all'80° percentile di peso..." Seguiva una serie infinita di commenti di congratulazioni e complimenti alla mamma (non alla bambina).


Quasi che ci fosse un qualunque merito e una corrispondenza proporzionale tra la posizione nella tabella e la capacità di essere una mamma adeguata. Cosa gli fanno a quella bimba per farla crecsere, la mettono in trazione?

Sembra comune l'equazione: cresce tanto (alta posizione in tabella) son proprio brava, ci so proprio fare come mamma.


Se vi sembra di percepire in questo post un velato sentore di polemica, siete davvero perspicaci...

indovinate a che percentile di crescita si posiziona nei suoi splendidi 2 anni la mia Birbina??


PICCOLA...

MIGNON...

MINUTA...

BAMBOLINA...

ma un numero, un percentile per definirla non mi piace proprio.


Non critico lo strumento in sè, validissimo e utile per individuare problemi particolari e situazioni limite, penso solo che dovrebbe essere uno strumento in mano esclusivamente ai pediatri e non di dominio e uso così comune e diffuso, sì perchè a leggere e interpretare i dati in modo impreciso un non tecnico ci mette poco, a far precipitare nell'angoscia una mamma pure.


Ai nostri bambini durante i bilanci di crescita vengono fatti un sacco di test dei meccanismi dei quali rimaniamo all'oscuro (menomale direi), veniamo informati se qualcosa non quadra, altrimenti la risposta è " Signora suo figlio è una meraviglia" senza troppi dettagli, almeno nella mia esperienza, siamo mamme e non tutte siamo medici.


IL PERCENTILE NO; è onnipresente; del percentile tutti sono esperti, anche il fornaio...


Se il pediatra ci rassicura sul fatto che non ci sono problematiche importanti, in qualunque parte della curva si trovino i nostri figli, cerchiamo di non farci troppo influenzare dai numeri e forse per una volta è bene fidarsi della sua professionalità (9 anni di università almeno e chissà quanta esperienza) invece di digitare in maniera compulsiva su generatori di percentili automatici in cerca di rassicurazioni...capito MAMMOLINA!!

6 commenti:

  1. La mia pediatra mi parla dei percentili, conosco quelli dei miei figli, ma lei mi ripete sempre che non è importante il percentile in se, l'importante è verificare che non ci sia una brusca o una progressiva variazione della linea.
    Ossia, se sei all'80, non puoi bruscamente passare al 25, c'è qualcosa che non va. Tutto qui.

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  2. Io non l'ho mai capita la questione dei percentili.
    E nemmeno mi è passato per la mente di provarci, a capirla. Soprattutto perché detesto i numeri.

    Ma più che altro perché vedo la PM crescere a vista d'occhio, mi trovo costretta a comprarle nuovi pantaloncini, nuovi body, a chiamare a raccolta il consumismo della cognatina, che mi fornisce abiti nuovi NUOVI col cartellino per ogni occasione.
    Questo mi basta: la PM veste la sua taglia, la 3 anni precisa e non certo tre di più, come si vantano in tante mamme. Ma cresce, tranquilla, serena e con una mamma anche troppo rilassata...
    In tasca al percentile! :D

    (in tasca si può dire, vero? :D)

    polepole

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  3. totalmente daccordo con te! lascia perdere le misurazioni!

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  4. dopo più di un anno che seguo il tuo blog, bello, profondo e utile ti lascio il mio primo commento che è un GRAZIE un po' stantio ma autentico.
    grazie per informarci di quello che si muove in mugello
    grazie per avermi dato la possibilità di comprare delle belle scarpette a mia figlia a un prezzo contenuto (per due volte,coupon alla mano!)
    grazie per non essere spocchiosa e autoreferenziale e narcisistissima come tante mamme blogger
    continua così! brava
    sabrina

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  5. il problema è sempre lo stesso: siamo bombardati da immagini di perfezione. Per essere "perfetto" devi essere alto tot, pesare tot, e via così...per non parlare dei bombardamenti alle neo mamme: DEVI allattare al seno...DEVE starci 15 minuti da una parte e 15 dall'altra...DEVE prendere tot grammi al giorno...DEVE crescere tot grammi al mese...DEVE dormire nel suo letto...DEVI utilizzare metodi nazisti (leggi fate la nanna e simili) per convincerlo a stare nel suo lettino...se non funziona SEI TU CHE NON HAI SEGUIT LE REGOLE DESCRITTE. Nessuno (o pochi) che ti dica: segui il tuo istinto, rilassati, non si nasce imparati e quindi figuriamoci se si nasce già genitori, vivi serenamente e goditi in pace la tua maternità e la tua creatura...mia figlia è nata minuta...è lunga e secca e a 4 anni e mezzo pesa 15 chili...se dovessi guardare i percentili potrei impiccarmi...preferisco guardarla e gioire perchè è una bimba vispissima, intelligente, gioiosa e sana. Se fossimo tutti "nei giusti percentili" NON SAREMMO ESSERI UMANI FANTASTICI NELLA LORO DIVERSITA'. Michela

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  6. Mi piace questo post sui percentili. Ho due figli, sei e otto anni e... ho avuto due figli al 50esimo percentile per molto tempo, visto che uno viaggiava sul 90° e l'altro sul 10°. Il pediatra ha sempre sostenuto che stavano bene, io che le medie sono fatte da minimi e massimi, diviso il numero dei partecipanti, no?
    Roberta

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