06 ottobre 2011

SALUTARE, sempre, SALUTARE- IL DISTACCO

Ogni anno alle riunioni con i genitori che precedono gli inserimenti all'asilo nido, nella veste di coordinatrice, ripeto sempre alle mamme emozionate e titubanti: "Mi raccomando, salutate sempre i vostri bambini al momento del distacco e mi raccomando poi passo deciso verso la porta...vietato scappare di nascosto" e ancora " l'indecisione al momento del distacco, l'esitare, disorienta ancora di più i vostri bambini..."


Ogni anno le mamme mi ascoltano e dopo queste frasi deglutiscono, lo so cosa pensano, temono di non farcela a reggere quel momento.


POI HO PROVATO SULLA MIA PELLE.
La Birby è entrata alla scuola d'infanzia come anticipataria. Arriva il giorno dell'inserimento. Gioco con lei nella sezione, esploriamo l'ambiente, lei si avvicina ai compagni e poi torna ad abbracciarmi. Dopo un po' ci scambiamo uno sguardo con la maestra. Lo so è il momento del distacco, lo so benissimo cosa devo fare, ma non resisto alla tentazione di pensare La devo proprio salutare? In fondo è lì che gioca, è distratta se scompaio come un fulmine non se ne accorge neppure...
Poi la razionalità prende il sopravvento, la saluto e le dico che torno presto poi con passo deciso attraverso la sezione e mi chiudo la porta alle spalle, l'eco del suo pianto nelle orecchie.


Il groppo in gola.



Nel tratto che divide l'entrata dal cancello del giardino la mia mente ripercorre come in un film velocizzato le immagini della mia vita con lei: la rivedo minuscola appena nata, poi nel box, poi ai giardini, i primi passi, il mare e ora all'asilo, la tua prima avventura da sola nel mondo, con gli altri bambini.

Sono in strada che mi asciugo una lacrima.

Oggi che sei a scuola da quasi un mese, saluti con un abbraccio chi ti viene a portare la mattina e scappi in classe, sei sicura e sembri serena.
Il mio groppo di quei minuti lo terrò in mente e il prossimo anno lo porterò, prezioso dono, alle mamme che incontrerò, perchè queste sensazioni sui libri di pedagogia non si trovano scritte!

2 commenti:

  1. Ecco.
    Sì.
    E' proprio la stessa cosa che è successa a me.
    Ne ero convinta fin dall'inizio di volerla salutare e non nascondermi, di dirle che sarei tornata presto e di rassicurarla. Poi però quel groppo in gola ti segue...

    Noi abbiamo raggiunto un accordo e per ora fila liscio: mi accompagna lei insieme all'amichetta fino alla porta e poi mi fa andare via col sorriso... speriamo continui così... :)

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  2. che emzioni, ed è bello condividerle fra noi!

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GRAZIE per aver lasciato la tua traccia.
Torna a trovarmi!

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