Scrivere di questo tema così faticoso mi crea disagio, ma l'assenza e l'addio fanno parte della vita di noi adulti e anche dei più piccoli ed è inevitabile che purtroppo prima o poi ci si debba confrontare con questi eventi.
E' accaduto anche alla nostra famiglia in questi giorni quando ci siamo stretti intorno alle "nonna col bastone" così la chiamava la Birby ( la nonna di mio marito) che alla soglia dei 100 anni se n'è andata.
Si è trattato di un evento prevedibile a cui, vista l'età della nonna, eravamo preparati, per cui l'ultimo saluto è stato soprattutto un momento in cui i suoi 7 figli e tanti nipoti hanno celebrato la sua lunga vita scambiandosi ricordi con nostalgia e affetto e una relativa serenità.
Birby e "la nonna col il bastone" avevano un rapporto particolare fatto di sguardi più che di parole, le andava vicino e le dava la mano e spesso restavano così, minuti e minuti a studiarsi senza parlare. Chissà cosa si dicevano in quei lunghi dialoghi senza parole? Le divideva quasi un secolo, ma sembravano così vicine...
Come spiegare alla piccola che la nonna non c'è più, come usare le parole giuste?
Non è facile. Penso che ogni mamma trovi nella sua sensibilità i termini e i concetti più adatti.
Ho pensato di evitare spiegazioni troppo fantasiose tipo: la nonna sulla stella, nel cielo...
Mio marito aveva pensato di dirle che la nonna si era addormentata per sempre, ma poi abbiamo deciso che il paragone con il sonno potesse essere rischioso, e se poi Birby avesse avuto paura di addormentarsi?
Ho pensato che la cosa più semplice sarebbe stata farle percepire realmente l'assenza della nonna, senza usare tante parole.
Così abbiamo portato lei e la sua cuginetta coetanea nella stanza della nonna. La poltrona della nonna era vuota. Le bambine hanno chiesto dov'era e abbiamo spiegato loro che la nonna era andata da Gesù perchè era molto anziana e che ora aveva una nuova casa al cimitero.
Non l'avremmo più vista ma sarebbe sempre stata vicina a noi nel nostro cuore. Le bambine sembravano non capire bene.
A funerale concluso le abbiamo portate al cimitero, ognuna di loro aveva una piantina di pansè da regalare alla nonna. Hanno fatto tante domande di fronte alla tomba alle quali abbiamo cercato di rispondere nella maniera più semplice: ma dov'è? ma perchè?
Poi non hanno più chiesto niente.
Nel pomeriggio mia cognata ha avuto l'idea di ricordare di nuovo "la nonna con il bastone" con una merenda che proponeva sempre lei: le arance tagliate a fette con l'olio e lo zucchero. Mio marito ha raccontato delle sue merende a casa della nonna da piccolo, le bambine ascoltavano attente, hanno riso e mangiato tutto.
Ad oggi Birby non ha più chiesto niente, ma nel gioco con la cuginetta, il giorno stesso ho sentito che giocavano ad andare a salutare "la nonna col bastone" nella casa di Gesù. Mi hanno fatto una tenerezza infinita. Chissà nelle loro piccole menti cosa hanno percepito e elaborato...
Vorremmo che i nostri piccoli fossero per sempre protetti dalle cose brutte, ma prima o poi accadono e vanno affrontate rendendole il più possibile a loro misura...
RispondiEliminap.s. che tenera l'immagine della nonna e della Birby che si guardano in silenzio
un saluto
ti sono vicina....è molto bello come avete spiegato la morte della nonna.
RispondiEliminati abbraccio!