18 ottobre 2009

ANSIA DA PRESTAZIONE da Pediatra


Sì avete letto bene soffro di una lieve forma di ansia da prestazione da pediatra...

Questo aspetto non è palese, ma è saltato fuori da una breve analisi del mio comportamento.

Ogni volta si avvicina la data del controllo della crescita della Birby vengo invasa da mille dubbi.

Prima dell'appuntamento faccio il solito bagnetto alla Birby "spulciandola" dappertutto, poi la vesto di tutto punto, la infiocchetto e la improfumo (e questo proprio non me lo spiego!) e controllo di avere la cartellina della documentazione in ordine.

La sensazione è simile a quella che affiorava prima degli esami all'università...pazzesco, razionalmente lo so!

Irrazionalemente è quasi come se la crescita della Birby fosse una misura del mio essere una brava mamma, e le mie attenzioni per lei si materializzassero in centimetri o grammi conquistati.

Mi ha fatto riflettere su questo aspetto una mamma al cubo (3 bambini, non obesa!) che mi ha detto:" Io i bimbi dal pediatra li porto se stanno male, i controlli periodici li salto, tanto che stanno bene lo vedo e che crescono me ne accorgo dai vestiti.".

Sul momento questa filosofia mi è sembrata un po' bislacca, ma poi ho pensato che una sua fondatezza ce l'ha.

Se al prossimo controllo la pediatra ad esempio mi dice che la Birby è un po' sotto il 50° percentile di lunghezza cosa ci posso fare? Per ringalluzzire il mio Ego la metto in trazione?

E in fondo è vero: se la Birby sta bene lo vedo e lo sento anche io...

CONCLUSIONE: continuerò diligente ad andare ai controlli ma, almeno consapevole e cercando di tenere a bada la mia ansia da prestazione.


RAFFREDDORE? Narhinel L'ASPIRA CACCOLE: PROVATO per VOI


Con il primo freddo ecco puntuale che compare il raffreddore. Per noi adulti un semplice fastidio, ma per i piccoli una grande noia ( insonnia, ugge, poco appetito).

La Birby ha avuto il suo primo raffreddore a 40 gg e adesso a 8 mesi eccolo di nuovo, certo non ne sentivamo la mancanza!

La soluzione per ora è sempre la stessa: lavaggi naso con soluzione fisiologica e
Narhinel (http://www.bimbinsalute.it/narhinel.html)

Per chi non conoscesse questo strano e portentoso strumento ve lo descrivo brevemente: come potrei dire...è un'aspira caccole! Una vera è propria aspirapolvere a fiato per il naso.
Lo so la descrizione lascia un po'a desiderare, ma rende bene l'idea.

La prima volta che l'ho visto usare ad un'amica, giuro che mi è sembrato uno strumento di tortura, ma vi assicuro che è molto efficace per liberare le vie respiratorie dei piccoli in maniera semplice.
Certo l'utilizzo non è così scontato. Anche se la confezione recita così "Una soluzione delicata come una carezza" non è che sia proprio tanto amato dai bambini. (provate voi a mettervi un'"aspirapolvere nel naso").

La prima volta che io l'ho usato la Birby aveva 40 gg e si è limitata a un sommesso pianto, oggi a quasi 8 mesi la vera impresa è avvicinarle lo strumento perchè inizia a piangere già quando vede la scatola e poi scalcia, si dimena...l'operazione è diventata fattibile solo se la placchiamo in due, alla faccia della delicata carezza!

N.B. per usare l'aspira caccole poi ci vuole un bel fiato...molto più che per gonfiare un palloncino...
quindi visto che l'nverno è alle porte, se non volete vedere le stelline o farvi venire il mal di testa da iperventilazione...un consiglio,
iniziate con gli allenamenti.

15 ottobre 2009

QUANDO IL LATTE PROPRIO NON C'E': mamme col biberon=mamme di serie b?"


Che fatica per me scrivere un post su questo tema.

Perchè proprio a me, convinta sostenitrice dell'allattamento al seno, ripudiatrice di BIBE e latte in polvere, il latte ha iniziato molto presto a scarseggiare.

Non riesco ancora a spiegarmi cosa sia successo.

Ho sempre creduto che nella potenzialità di ogni donna di allattare, credevo, e il mondo intorno mi ha fatto credere, che bastasse volerlo, anche se dopo la mia esperienza mi devo un po' ricredere.

E così vi racconto la mia frustrazione e il senso di inadeguatezza che mi ha pervasa quando, dopo aver passato le prime 2 settimane di vita della Birbina, fissa ad allattare con tutto quello che i primi giorni di questa esperienza comportano, la pediatra mi ha detto che la Birby non era cresciuta e che si doveva iniziare con la giunta di latte artificiale.

Non riuscivo a capire...eppure avevo dedicato tutta me stessa a quest'attività, con mille attenzioni, tralasciando tutto il resto...eppure non avevo colto segnali di disagio da parte della Birby...non ero stata abbastanza attenta? non avevo fatto abbastanza? fatto sta che non ero riuscita a nutrire a sufficienza il mio cucciolo...

Vi confesso che ho passato giorni faticosi immersa nel TRIP dei dubbi ( con la mente ancora annebbiata del post-partum e gli ormoni ballerini).
Ad affondare il coltello c'erano le persone che incontravo per strada che facevano i complimenti alla baby e poi si rivolgevano a me "latte suo?" "No della mucca Carolina!" rispondevo io.
E mi sembrava di leggere allora sul loro volto un'espressione tra la compassione e il disappunto che spesso veniva incorniciata da qualche racconto su tizio e caio che aveva allattato i figli a oltranza...
Allora per alleggerirmi un po' immaginavo bambini con i baffi e i denti ancora attaccati al seno, o bulletti con percing che poppavano...ma in fondo in fondo non riuscivo a sfuggire al sentirmi una mamma di serie B.

Per aiutarmi a far pace con me stessa (e chissà se l'ho fatta fino in fondo) è servita l'ostetrica che mi ha seguito, confortato, ascoltato senza giudizio e la mia mamma che anche lei mi ha cresciuto col bibe quando il bibe non era demonizzato.
E poi importantissimo è stato lo sguardo della razionalità, che piano piano riaffiorava, che mi faceva vedere oggettivamente la Birby che intanto si gustava soddisfatta il suo adorato Bibe, cresceva a vista d'occhio e dormiva serena.

E chissà che l'amore quando è in concentrazione così alta non si trasmetta anche attraverso un ciucciotto di plastica e uno sguardo...

14 ottobre 2009

"LA PACE DEL MONDO UN BAMBINO ALLA VOLTA " Incontro con l'ostetrica Ibu Robin Lim

CHIARA racconta così l'incontro con l'ostetrica dai piedi scalzi:

Come già annunciato sul blog, sabato 10 ottobre si è svolto a Borgo San Lorenzo, in sala consiliare, l’incontro con Ibu Robin Lim, ostetrica indonesiana, premio Langer per la pace nel 2006.
Ibu Robin è una donna eccezionale, prima di tutto madre di otto figli, ostetrica e scrittrice, portatrice di un messaggio straordinario: “la pace del mondo si costruisce un bambino alla volta”; un messaggio che si concretizza con un lavoro estenuante nell’ospedale che lei stessa ha fondato a Bali, in cui viene praticata un’assistenza gratuita alle donne in gravidanza, ma anche a persone malate, sole, indigenti, in cui si assistono le donne nel parto e nel delicatissimo momento del puerperio, attraverso un percorso naturale, che prevede il parto attivo, l’uso di medicine alternative, l’accoglienza dolce al neonato.

L’incontro si è svolto in due parti, nella prima è stato proiettato un video girato dal marito della signora nel quale viene spiegata la filosofia di questa grande donna e il suo operato nell’ospedale e nell’associazione da lei fondata YaYsan Bumi Sehat, nella seconda parte è stato dato spazio al dibattito, durante il quale ha fatto da interprete la D.ssa Mie, ginecologa dell’ospedale di Borgo San Lorenzo. Molti i temi affrontati: l’allattamento nelle situazioni di emergenza, il lavoro fatto per e con le donne durante e dopo lo Tsunami del 2004, l’approccio non violento alla gravidanza, al parto e soprattutto al neonato.La cosa che più mi ha colpito è stata la semplicità, l’umiltà di questa donna, il suo fisico così minuto, tanto da sembrare inadeguato alle gravidanze avute, ai parti, all’immane lavoro quotidiano, contrapposto all’immensa forza interiore, al coraggio, alla grandezza delle sue opere.

Ma un’altra cosa che mi ha impressionata è stato il modo di parlare di Ibu Robin Lim,calmo, pacato, scarno, ma anche duro, senza un sorriso, tipico di chi lavora tutti i giorni con la sofferenza, in situazioni drammatiche e sotto leggi e usanze disumane.Voglio credere che l’esperienza di Ibu Robin non sia confinata a Bali, ma che ognuno di noi, ogni madre possa farla sua.Anche nel nostro mondo occidentale, fatto di ricchezza, di ospedali puliti (quelli per cui Ibu Robin piange quando li visita pensando alla scarsa igiene di quelli del suo paese), di agio e di superfluo, dobbiamo pensare che ogni genitore consegna suo figlio al mondo di domani. Credo che genitori non si nasca, né tantomeno si “nasca imparati”: è un percorso lento, difficile, sempre perfettibile, pieno di dubbi, di errori, di incertezze. Ma credo anche che non si debba fare i genitori chiusi nelle 4 mura di casa; i nostri bambini sono figli nostri dentro una società, dentro città e paesi in cui devono crescere col rispetto degli altri, delle cose comuni, del bene comune. Per questo credo che giornate come quella di sabato siano momenti preziosi nel nostro cammino di madri e di padri: servono a scuoterci, a vedere oltre, a trovare per i nostri figli orizzonti comuni e strade giuste da percorrere con loro.
Facciamo in modo che i nostri bimbi, uno alla volta, siano la pace nel mondo, in tutto il mondo.

08 ottobre 2009

Il profumo della vita



Da quando sono mamma della Birbina, appena prendo in braccio un neonato non resisto alla tentazione di dargli "una sniffatina".
Cerco di farlo con discrezione, sennò mi prenderebbero per matta, ma inspiro profondamente e mi riempio di quel profumo che non ha eguali, ma che caratterizza tutti i bambini che nascono, quell'odore che resta attaccato alle tutine nel primo mese e di cui hai sentore anche sul braccio su cui è stato appoggiato il tuo piccolo, ma che poi piano piano svanisce.
E' a quell'odore a cui è legato il mio primo ricordo della Birbina quando è nata...l'ho percepita tra le mie braccia, l'ho guardata e mi sono tuffata nel suo odore...questo ricordo.

Ma cosa sarà così indefinito e inebriante appiccicato ai cuccioli che si affacciano alla vita?

Ci saranno sicuramente spiegazioni ormonali o ferormonali, di certo la piacevolezza dell'odore della nascita sarà stata creata dall'ingegnosa natura come trucchetto per legare e "costringere" il genitore ad accudire il cucciolo...ma questo a me non interessa tanto.
Quel profumo dolcino che non ha eguali, quest' aroma che ha dentro tutta la magia della potenzialità evolutiva...non è odore di latte, non è odore di crema e allora cos'è???

La buffa descrizione di un babbo sommelier rintracciata su internet lo descriveva così:


Da sentori dolci come la cipria e il mughetto si passa a note più forti di talco, lavanda e vaniglia con un sottofondo muschiato che ne stempera la stucchevolezza in un insieme che non stanca, ravvivato com ‘è da note di resina di pino e sapone di Marsiglia.Una leggera nota ematica percorre tutta la sensazione e sfocia in un soave profumo di fiori selvatici. Volendo richiamare un vino, potremmo paragonarlo ad un misto tra un giovane Cabernet Bolgherese scalpitante e un maturo Bandol provenzale ma senza gli eccessi di entrambi…

io sono arrivata alla mia conclusione...è l'odore della VITA...


P.S. un abbraccio speciale a Vittoria (l'ultima neonata che ho sniffato!) che ha ispirato questo post

"Nominate" sul sito Radio Mugello

Che bello...qualcuno si è accorto della nostra esistenza...

Siamo state nominate sul sito di Radio Mugello 99fm guardate un po':
http://http//www.radiomugello.it/news/notizia.asp?ID=2801

Dal sito...

07/10/2009
Il Blog delle mamme del Mugello
Un nuovo simpatico blog dal tono semi-serio è nato per raccogliere esperienze, sogni e per mettere in contatto le mamme del Mugello. Soprattutto ora che arriva l'inverno, spesso le mamme dei bambini piccoli passano le loro giornate in casa, così anche internet diventa un canale per restare in contatto e scambiarsi esperienze. Il blog è http://mammolinemugello.blogspot.com/

[NOTIZIE CRONACA] [NOTIZIE CULTURA] [NOTIZIE SPORT]

07 ottobre 2009

LODE AL CONGELATORE

"Lode a te cogelatore, salvatore di cene e facce
riempito di prelibatezze di suocere e da me di robacce
Lode a te mio salvatore, nei giorni incasinati, in quelli trafelati
Lode a te quando tra i mille pensieri ho scordato la cena
o quando rientro a casa alle otto in tutta lena
In fondo ai tuoi magici cassetti trovo sempre la soluzione
sarà per questo che ti dedico questa bislacca canzone
E ora una richiesta all'amico fedele
non mi abbandonare e continua "a pararmi le mele"

Luga vita...al frizeer, ai manicaretti delle nonne e suocere e a quei rari giorni, in cui mi viene l'ispirazione e riesco a cucinare anche un pomeriggio intero per riemprire il frizer di scorte... e quando mi ci metto surgelo davvero tutto...tipo: verdure preparate in tutti i modi, preparato per soffritto, pane, palline di macinato, carne varia, brodo base pronto per pappa Birbina già porzionato,carne per Birbina già porzionata e tante tante buste già pronte (e di questo non vado proprio fiera!)
Un giorno di duro lavoro e campare per tanto di rendita...

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