08 ottobre 2010

LE MAMME DOVREBBERO STARE A CASA

"Le mamme dovrebbero stare a casa" l'ho pensato ieri sera quando rientrata alle 20,30 dopo 9 ore di lavoro, 100km di treno ho dovuto cenare con la mia piccina avvinghiata al collo come un polipo. Sei mancata anche a me pulcina.

"Le mamme dovrebbero stare a casa" ho sussurrato quando di colpo hai pronunciato "Pisi" e non riuscivo a capire cosa volessi dire, e più chiedevo e tentavo di capire e più ti arrabbiavi. E ho dovuto chiamare nonno-Tato per ricollegare che quel "Pisi" era la Bici e che volevi raccontarmi la tua passeggiata sulla due ruote.

"Le mamme dovrebbero stare a casa" ho detto scrutando gli occhietti birbi della mia piccina. Chissà come hai passato la giornata?
Ti chiedo "Amore come stai?" Rispondi "BeJe". Chissà quanti giochi, quanto coccole, quante corse mi sono persa e ritrovo solo dentro quella parola concentrata.

"Le mamme dovrebbero stare a casa" so che in fondo lo pensa il mio capo, quando cercando l'agenda, dalla mia borsa salta fuori un bavaglino.
E' stata mamma pure lei, ma forse se l'è scordato, e fissa le riunioni nel tardo pomeriggio perchè non ha fretta di rientrare a casa.

"Le mamme dovrebbero stare a casa" lo borbotto mentre ti addormento, così presto, quasi subito, e ti stringo forte per trasformare ogni attimo nel famoso "tempo di qualità". E resto a osservarti mentre dormi e ricarico del tuo respiro il mio cuore gonfio.

P.S. Lavoro, in questo periodo sono una privilegiata, me ne rendo conto, ma stasera l'amarezza ha preso il sopravvento. Sorry

17 commenti:

  1. Il tuo post è una conferma ulteriore che il binomio Conciliazione Lavoro-Famiglia è ancora in Italia un miraggio. Forza!

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  2. Io invece penso che le mamme dovrebbero lavorare, perchè se si sta a casa con i figli ci si isola un pochino da tante cose. Però...dovrebbero poter lavorare part time. Ecco, io penso che il part time per una mamma è davvero l'ideale. Lavorare solo la mattina, mentre il bimbo è all'asilo o con i nonni, e poi godersi tutti i pomeriggio insieme! Purtroppo, hai ragione, se si ha un lavoro di qualsiasi tipo, in questo periodo è meglio tenerselo. E poi sta arrivando il week end, spupazzati la pupa!

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  3. ...povera....
    le mamme E I PAPÁ dovrebbero avere orari di lavoro più umani, finire tutti e due entro le 5 o lavorare metà giornata e turnarsi con i figli. Il tempo di qualità vale per il lavoro, purtroppo solo fino ad un certo punto con gli affetti. bisogna ottimizzare i tempi del lavoro e ridurre la quantità. ci sono troppe cose che dovrebbero cambiare e la società è cosí indietro...quasi nessuno é disposto ad appoggiare una donna in questo, figuriamoci poi se si tratta di appoggiare gli uomini...ma cosí non é giusto...

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  4. Mi hai tanta tanta tenerezza!!Posso capire ma solo in parte perchè fortunatamente lavoro solo part- time dalle 7 alle 11!mi alzo tutti i giorni alle 5 ma a mezzogiorno sono a casa e poi ho tutto il pomeriggio per stare con il mio piccolino!In Italia è dura per le mamme..troppo...
    Vi abbracio virtualmente

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  5. vorrei dire tante cose, ma ti dico solo che mi sono commossa e che anche se spesso è difficile, la scelta di stare a casa col mio cucciolo la sento sempre più come la migliore che potessi fare. Parlo per me, non ne faccio una regola, ognuno trova la sua dimensione ma noi, anche se con molti sacrifici, preferiamo fare così. Anche se vorrei pian piano trovare qualcosa da fare da casa.

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  6. Le mamme devono lavorare, alcune mamme hanno bisogno di lavorare per conservare la propria salute mentale.
    Io sono tra queste.
    Tuttavia nulla toglie che a volte lasci l'amaro in bocca.
    Ti comprendo e ti sono vicina.

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  7. ti quotissimo
    ci pensavo proprio stamani, che ho riportato il piccino al nido dopo due giorni di "malattia"...
    noi lo svegliamo la mattina alle sette meno un quarto, alle sette e mezza usciamo: nido lavoro e si rientra a casa alle 19.
    E' VITA QUESTA?
    si il part time sarebbe l'ideale, ma nelle piccole aziende è off limits... e chi ci rimette?

    anche io sono tra le privilegiate che hanno un lavoro... eppure mi sento prigioniera del mio contratto a tempo indeterminato. perchè se fossi precaria, o al nero, magari sceglierei di stare a casa. invece di questi tempi uno stipendio in più è necessario e con un contratto come il mio chi è quella pazza che lascerebbe?
    stamani piangevo in macchina!

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  8. Quante volte l'ho pensato anche io, quando mi alzavo alle 5.00, piano piano, per non svegliare Biscotto e papà del Biscotto... E quando vedevo l'alba dal treno verso Roma... E continuavo a pensarlo quando arrivavo a casa, 14 ore dopo, mangiando con il Biscottino già mezzo addormentato. Giusto il tempo di metterlo a dormire, chè il padre non c'è mai riuscito come si deve.
    E, nonostante siamo nelle peste più nere, economicamente parlando, da una parte son felice di stare a casa a godermi il nano.
    Nel frattempo cerco, perchè con quello che guadagna Amo' non è che si vada molto lontano, anzi. Spero di trovare, anche se ricomincerò (da capo) a rimuginare. SIGH.

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  9. tesoro sono daccordo con te...almeno per i primi 3 anni del pupo se solo fosse possibile

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  10. COME HAI RAGIONE....!quant'e' ero tutto cio' che provi e che dici e che senti....quant'è reale la tua amarezza per chi come me la prova in modo tale e quale al tuo...pure io lavoro 8 ore al giorno...ho la fortuna sfortuna di alvorare in famiglia...se mio figlio si sente male posso correre a casa...e non far correre qualcun'altro...ma tutte le riunioni a giro per la toscana sono mie....pero' o messo la legge...la sera si torna a casa a dormire..e che cavolo...e' vero' che i sacrifici si fanno per i figli...ma non e' giusto che i sacrifici prendano il sopravvento sui figli...quindi facciamoci forza...e cerca come sto cercando io veramente direndere il poco tempo con tuo figlio di qualita' e non di quantita'....ti mando un abbraccione forte forte forte.....

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  11. mi hai fatto venire le lacrime...io sono una di quelle mamme che non ha retto al senso di colpa nei riguardi del figlio e che ha lasciato ogni idea di lavoro----non ce l'ho fatta a saperlo con i nonni o con la tata, non ce l'ho fatta perchè sono accentratrice e volevo essere io a fargli imparare le cose, a trasmettergli certi valori e mi accorgevo che due ore la sera non mi bastavano. ora spero in un part time la mattina, e tanto farò che lo troverò..non è bello stare a casa,ma io sentivo di avere dei doveri nei confronti di mio figlio, soprattutto e solamente perchè mio marito guadagna bene e mi potevo permettre di stare a casa

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  12. Le mamme dovrebbero essere aiutate di più e nuove forme di lavoro, più elastiche dovrebbero essere pensate. Lavoro part-time... oppure lavoro a tempo pieno ma solo 3-4 giorni a settimana e il lavoro da casa... e...magari! E dovrebbero esserci più nidi aziendali! E mariti più collaborativi e mamme che chiedono di più...
    un abbraccio

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  13. sono anch'io tra le fortunate che lavora e addirittura ha un part time, per quanto precario (lavoro e part time!). Quello che hai scritto le penso tante volte, ancora di più in questi giorni di inserimento al nido, col groppo in gola e una stanchezza bestiale addosso, causata dal raffreddore e tosse che mio figlio si è beccato subito, con conseguenti risvegli, agitazioni varie e antibiotici. Eppure ho voglia di lavorare, di fare quello per cui ho studiato, di avere un reddito mio. Alla fine credo che avremmo bisogno di più aiuto, un aiuto 'terzo', non solo quello di genitori e suoceri, dei nonni insomma, con cui si rischia di innescare dinamiche personali anche pesanti. Penso alla Francia, alla Svezia: come sono lontane!

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  14. Qunato bei commenti Amiche, quanta vicinanza e quanti spunti di riflessione interessanti. L'amarezza della sera in cui ho scritto per fortuna s'è assopita, sono momenti, passano.
    Concordo con tutte voi che ritenete il part time la soluzione migliore per la conciliazione lavoro-famiglia (ma non in tutti i contesti si può scegliere). Lavorare sono convinta anche io che mi rende una persona migliore, immersa nella famiglia e nel mondo, aperta e indipendente, con tante cose da raccontare. E poi faccio un lavoro che mi piace anche se avvolte mi ingabbia. Però certe volte mi sento sopraffatta e non in grado di fronteggiare tutto e allora è davvero DURA! Un abbraccio a tutte

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  15. E io, che in questo periodo, controtendenza, sto invece valutando di stare davvero a casa... di godermi mia figlia e di poter essere io a crescerla, senza dovermi affidare ai nonni (e ringraziando che i nonni ci sono e danno una mano, ché altrimenti ci dovrebbe essere il nido... e allora sì che sarei più convinta della decisione su cui continuo a tentennare...!)

    Hai ragione: sono momenti, passano, e forse se fossi costretta a stare a casa, non la penserei così... è solo che la voglia di curare i sentimenti e gli affetti passa sempre avanti al resto...
    Rimango titubante e tanto tanto incerta. E mi dispiace. Tanto.

    polepole

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  16. Tenerissimo questo post... e tristemente vero!!!

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GRAZIE per aver lasciato la tua traccia.
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